sabato 19 novembre 2011

COME TI AMO? - ELISABETH BARRETT BROWNING

sabato, 13 febbraio 2010
COME TI AMO? - ELISABETH BARRETT BROWNING
 
Chi si ricorda che nel film "Chi ha incastrato Roger Rabbit", viene accen
nato l'incipit di questa poesia proprio dal coniglio, dedicandola alla sua adorata Jessica?
Ripassate, gente, ripassate.....



Poetessa inglese (Coxohoe Hall, Durham 1806 - Firenze 1861). Nata in una famiglia abbiente che doveva la propria ricchezza al lavoro degli schiavi nelle piantagioni della Giamaica, Elizabeth è educata da precettori privati nella sua casa di Hope End (Hertfordshire), appassionandosi soprattutto alla poesia classica e alle teorie estetiche. Prestissimo si rende padrona delle sue materie di studio: greco, latino, filosofia, scienze.
Le sue prime composizioni poetiche  sono pubblicate dal padre e grande apprezzamento riscosse la sua traduzione (1833) del Prometeo incatenato di Eschilo, ma successivamente la poetessa lo giudicherà freddo e monotono eseguendone una seconda versione (1850).
Il 1838 inaugura per lei un decennio di sofferenza sia fisica, dovuta alle conseguenze di una lesione alla colonna vertebrale subita nell'infanzia e di una malattia polmonare, sia spirituale in seguito dell'annegamento del fratello maggiore (1840). Elizabeth, tuttavia, trova la forza di continuare a scrivere e, nel 1844, esce un suo volume di poesie con un'introduzione di E.A. Poe nell'edizione americana. Il volume comprende Lady Geraldine's Courtship, uno dei primi tentativi della Barrett di fondere la struttura della poesia e quella del romanzo. L'apprezzamento riscosso da questi versi è tale che nel 1850, alla morte di William Wordsworth, è fatto il suo nome, quale poetessa ufficiale d'Inghilterra.
Il successo che riscuote dopo la pubblicazione delle sue opere ispirate alle sofferenze degli operai nelle fabbriche e al dramma dell'esilio,  è motivo, nel 1845, dell'inizio di una corrispondenza fra la Barrett e il poeta Robert Browning, che nutre grande ammirazione per lei. L'amore che nasce fra i due, osteggiato fortemente dal di lei padre, ha suscitato un'attenzione ed una curiosità che hanno messo in ombra la valutazione critica della poetica della Barrett. Nel 1846 ella fugge con il marito a Firenze e, all'età di 43 anni, riacquista la salute e dà alla luce un figlio. Nel 1850 escono i Sonetti dal Portoghese, dedicati al marito e scritti in segreto prima del matrimonio. La serie, che comprende 44 sonetti e si ispira al Petrarca, coniuga una forma arcaica di poesie d'amore con un'ambientazione contemporanea.
Profondamente interessata alla causa dell'unificazione e dell'indipendenza italiana, la scrittrice esprime questi sentimenti nelle raccolte di poesie Casa Guidi Windows (1851) e Poems Before Congress (1860), con una presa di posizione che è giudicata irragionevole e disdicevole per una donna. La sua opera più ampia ed ambiziosa Aurora Leight (1857) della quale si hanno, in breve periodo, due edizioni, è una sorta di romanzo in blank verse, ed è in primo luogo la storia dello sviluppo artistico di una letterata a dispetto delle convinzioni che le donne non possano capire "l'angoscia universale", dalla quale scaturisce la vera poesia.
Il canto della Barrett Browning è considerato profondo, permeato di malinconica sensibilità, ravvivata da un'energia che sa manifestarsi pienamente quando si unisce al movimento del romanticismo italiano al quale si deve appunto il poema Casa Guidi Windows.
Elizabeth Barrett Browning muore a casa Guidi ed è sepolta nel cimitero protestante di Firenze. Fu il marito a completare la stampa della raccolta Last Poems (1861). La recente critica femminista ha sottolineato oltre all'alone sentimentale la grandezza della Barrett come artista.
Da www.url.it/Donnestoria







COME TI AMO?


Come ti amo? – Come ti amo?
Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l'anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell'Essere
e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera
delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno
e al lume di candela.


Ti amo liberamente, come gli uomini
che lottano per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione
delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla
mettevo nella fede;
Ti amo con quell'amore
che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti,
– ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime
dell'intera mia vita! – e,
se Dio vuole, ancor meglio
t'amerò dopo la morte.




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