mercoledì, 09 febbraio 2011
La poesia di Louis sembra essere costellata di anafore, ma non come in questa.
Molti si sentono lontani da questo modo di fare poesia; io sono d'accordo con un amico poeta che sentenziò in calce ad una poesia scritta con questa forma:
"Un'anafora è un'anafora. L'hanno inventata e qualcuno dovrà pur usarla".
Delizioso aforisma.
Louis Aragon è stato uno scrittore francese, poeta e saggista. Leader dei movimenti letterarari francesi del Dadaismo e del Surrealismo.
Era nato a Parigi il 3 ottobre 1897. Durante i primi anni della sua carriera ha scritto un certo numero di opere sperimentali, inclusa la raccolta di poesie Feu de joie (Bonfire, 1920), che riflette l'anarchia di Dada e il lirismo e l'immaginazione del Surrealismo. Con André Breton e Philippe Soupault, ha anche fondato la Littérature revisione surrealista (1919) e con il suo Traité du style del 1928, ha attaccato i valori stabiliti della società francese.
La sua poesia fu ampiamente ispirata, dopo gli anni '40, all'amore per sua moglie, Elsa Triolet (1896-1970), di origini russe, anch'ella poetessa, da lui incontrata nel 1928 e sposata nel 1939, sorella della Lilya Brik amata da Majakovskij. La sua opera riporta inoltre il dolore per non essere stato riconosciuto da suo padre, Louis Andrieux, diplomatico e prefetto, di trent'anni più anziano di sua madre. Quest'ultima, per preservare l'onore della sua famiglia e del suo amante, fece passare Aragon per il figlio adottivo di sua madre e Andrieux per il suo padrino.
Fu con Robert Desnos, Paul Éluard, Jean Prévost, Jean-Pierre Rosnay e alcuni altri, tra i poeti che si scherarono risolutamente, durante la Seconda guerra mondiale, a favore della resistenza contro il nazismo tedesco e dopo la guerra ha curato un giornale comunista.
Dopo la morte della moglie avvenuta nel 1970, Aragon ostenterà le sue preferenze omosessuali.
Muore il 24 dicembre 1982, vegliato dal suo amico Jean Ristat. Sepolto nel parco del Moulin de Villeneuve, di sua proprietà a Saint-Arnoult-en-Yvelines, giace al fianco della sua compagna Elsa.
CREDO
Credo in te come al profumo
Come al cantar d'uccello nelle tenebre
Credo in te come al mare
Credo in te come alla rosa schiusa a mezzanotte
Credo in te nel frastuono e nel silenzio
Credo in te nel dolore
Credo in te come alla prova di esistere
Come alla lacerazione dell'addio
Credo in te più che alla mia stessa ombra
Credo in te come l'acqua nera dai riflessi d'oro
Come la polvere al piede nudo
Credo in te come il deserto alla pioggia
Come la solitudine all'abbraccio
Come all'orecchio crede il grido.
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Volevo augurarti buonanotte con la voce calda di Mark Strand che legge
Mirror
http://poem-a-day.knopfdoubleday.com/2010/04/06/mark-strand-mirror/
Avevo tradotto Mirror ma non trovo più il file, tra qualche giorno ti mando la traduzione (se vuoi).
Ancora buonanotte, allora.
Ales
cercherò la poesia di Aragon in francese, ho l' impressione che sia più, come dire, musicale, in italiano suona come dura, metallica.
Mirror
http://poem-a-day.knopfdoubleday.com/2010/04/06/mark-strand-mirror/
Avevo tradotto Mirror ma non trovo più il file, tra qualche giorno ti mando la traduzione (se vuoi).
Ancora buonanotte, allora.
Ales
cercherò la poesia di Aragon in francese, ho l' impressione che sia più, come dire, musicale, in italiano suona come dura, metallica.
utente anonimo |
Certo, Ale, mi piacerebbe.
La lingua francese è già più musicale della nostra, ma la durezza del suono credo dipenda fortemente dalla lettura.
In effetti qualche giorno fa mi chiedevo se fosse opportuno inserire il testo originale ad ogni poesia di autore straniero. Forse dovrei farne la mia regola, una nuova oltre a quelle che mi sono data e che regolano questo blog.
Ma sarebbe opportuno? Oppure dovrei discriminare solo certi autori, per esempio solo francesi ed inglesi/americani?
Mi piacerebbe avere qualche altro parere da parte di chi legge, in fondo sono loro i veri destinatari dei miei post.
La lingua francese è già più musicale della nostra, ma la durezza del suono credo dipenda fortemente dalla lettura.
In effetti qualche giorno fa mi chiedevo se fosse opportuno inserire il testo originale ad ogni poesia di autore straniero. Forse dovrei farne la mia regola, una nuova oltre a quelle che mi sono data e che regolano questo blog.
Ma sarebbe opportuno? Oppure dovrei discriminare solo certi autori, per esempio solo francesi ed inglesi/americani?
Mi piacerebbe avere qualche altro parere da parte di chi legge, in fondo sono loro i veri destinatari dei miei post.
NATACARLA |
Per Alessandro: Ecco il testo originale
CREDO
Je crois en toi comme au parfum
Comme au chanter d'oiseaux dans les ténèbres
Je crois en toi comme à la mer
Je crois en toi comme à la rose ouvertev à minuit
Je crois en toi seule au fronton du monde
Là où le soleil se fait neige
Et l'air feu
Je crois en toi seule à l'horizon de l'homme
Je crois à perdre haleine
Au vertige à l'étourdissement à la chute
A l'anéantir de soi
Je crois en toi comme à la vie
On croit à l'instant de la mort
Je crois en toi sans me tenir à nulle rampe
Je crois en toi dans l'absence et le sommeil
O mon magnolia d'insomnie
Je crois en toi dans le vacarme et le silence
Je crois en toi dans la douleur
Je crois en toi comme à la preuve d'être
Comme au déchirement de l'au-revoir
Je crois en toi plus qu'en l'ombre moi-même
Je crois en toi comme l'eau noire aux reflets d'or
Comme la poussière aux pieds nus
Je crois en toi comme le désert à la pluie
Comme la solitude à l'étreinte
Comme à l'oreille croit le cri.
Dal sito Vivre poetiquement
NATACARLA |
Mi sembra che in francese la poesia suoni più dolce, meno aspra, peò non conosco bene il frances,così siamo daccapo.
Mi affascina il mondo, che tale è, della traduzione,
Un giorno sapendo che alla radio, Radio Tre, ci sarebbe stata una lettura di Moby Dick di Melville, mi sono preparato con il libro edito dalla Adelphi; la traduzione però era diversa, era un altro libro, mi è rimasto impresso che un sabato fosse diventato domenica,chissà poi perchè, magari il traduttore era distratto, o la moglie lo aveva interrotto...
Non ci avevo mai veramente pensato, per gli anglofoni esiste un solo Moby Dick, per gli altri tanti quanti ne sono stati i traduttori, e così, ovviamente per tutte lingue, una vera Torre di Babele.
utente anonimo |
Buona giornata :)