domenica, 19 aprile 2009
E' del tutto arbitrario il titolo, dato che un titolo, le poesie di Mauro Germani, non ce l'hanno.
Me le scuserà l'autore, ma è solo un modo per riconoscere il suo scritto.
E' tratta dal suo libro Livorno di cui vi dicevo in una mia precedente "Conversazione".
Breve (ma lo sono tutte) ed intensa, si pone al centro tra riflessione, conversazione e risoluzione.
Ripensandoci, molte sue poesie hanno questa caratteristica.
Spero di poterne proporre altre.Me le scuserà l'autore, ma è solo un modo per riconoscere il suo scritto.
E' tratta dal suo libro Livorno di cui vi dicevo in una mia precedente "Conversazione".
Breve (ma lo sono tutte) ed intensa, si pone al centro tra riflessione, conversazione e risoluzione.
Ripensandoci, molte sue poesie hanno questa caratteristica.
E' tutto sopra le scale, nella penombra, fra il sonno e qualcuno, come una domanda che trema nel cuore. Tu mi guardi ed io vorrei la tua notte, sapere quale istante dura per sempre, che vita siamo, quali parole. E poi andare, un giorno di vento qualsiasi, portare via solo uno sguardo, e l'orizzonte lontano.
Edizioni L'Arcolaio, Collana I Codici del '900
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