venerdì, 01 gennaio 2010
Nei tempi più recenti la resistenza è diventata un termine ribelle, ma comunque nobile.
Oggi cos'è la resistenza?
Ne esiste una sacca ancora in qualche paese, ma più spesso il termine ha assunto un sognificato più torbibo e contorto.
In nome della resistenza non si va, ma si manda. Si rimane dietro le quinte a manovrare menti deboli.
Questa non è resistenza, è vigliaccheria mascherata da opportuna prudenza.
Ovviamente è solo una riflessione personale, imperfetta, contestabile, ma mia.
EPPURE - CHISSA' - LA' DOVE....
Eppure - chissà - là dove qualcuno
resiste senza speranza,
è forse là che inizia la storia umana,
come la chiamiamo,
e la bellezza dell'uomo.
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