domenica, 31 gennaio 2010
I GATTI LO SAPRANNO - CESARE PAVESE
Pochi soni i poeti che hanno lo stesso senso del verso, del ritmo e della musicalità.
Penso a Pedro Salinas de Il tuo modo di amare, allo Jodorowsky di Poco a Poco, a Fiume di Scrivo a te donna, e qui mi fermo ma non per mancanza di nomi, tra autori qui postati e non.
E' che alcune considerazioni le tengo per me per dei post successivi.
I GATTI LO SAPRANNO
Ancora cadrà la pioggia
sui tuoi dolci selciati,
una pioggia leggera
come un alito o un passo.
Ancora la brezza e l'alba
fioriranno leggere
come sotto il tuo passo,
quando tu rientrerai.
Tra fiori e davanzali
i gatti lo sapranno.
Ci saranno altri giorni,
si saranno altre voci.
Sorriderai da sola.
I gatti lo sapranno.
Udrai parole antiche,
parole stanche e vane
come i costumi smessi
delle feste di ieri.
Farai gesti anche tu.
Risponderai parole
viso di primavera,
farai gesti anche tu.
I gatti lo sapranno,
viso di primavera;
e la pioggia leggera,
l'alba color giacinto,
che dilaniano il cuore
di chi più non ti spera,
sono il triste sorriso
che sorridi da sola.
Ci saranno altri giorni,
altre voci e risvegli.
Soffieremo nell'alba,
viso di primavera.
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