domenica, 04 ottobre 2009
NERO E DURO DISTACCO - ANNA ACHMATOVA
NERO E DURO DISTACCO
Nero e duro distacco
che io sopporto al pari di te.
Perché piangi? Dammi meglio la mano,
prometti di ritornare in sogno.
Noi siamo come due monti...
non ci incontreremo più a questo mondo.
Se solo, quando giunge mezzanotte,
mi mandassi un saluto con le stelle...
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Era il destino del tempo. Quando due persone si separavano per un viaggio, un trasferimento, non sapevano se e quando si sarebbero rivisti e le lettere si facevano struggenti missive.
Quando il mittente era poeta, erano scritti come questi.
Al giorno d'oggi ci manca questo senso di precarietà, di incertezza, ma non credo di voler tornare a quei tempi.
A presto, Max.
Carla
Quando il mittente era poeta, erano scritti come questi.
Al giorno d'oggi ci manca questo senso di precarietà, di incertezza, ma non credo di voler tornare a quei tempi.
A presto, Max.
Carla
NATACARLA |
L'Achmatova è insuperabile nella delicatezza e nella profondità con cui affronta il tema della separazione e della lontananza.ciao, da Vincenzo!
utente anonimo |
Ciao Carla, nell'infinita tristezza di questi versi, Anna Achmatova esprime una grande dolcezza; la sua vitalità e la forza di volontà si ritrovano sempre nelle poesie che Anna ha scritto per la sua gente e anche per tutti noi. Max