lunedì, 12 ottobre 2009
NOZZE D'ARGENTO - GASTON BAQUERO
Le opere del cubano Gastón Baquero (Banes, 1918-Madrid, 1997) sono state ingiustamente ignorate fino a
poco tempo fa, mentre invece rappresentano un raro esempio di poesia lirica del ’900 di lingua spagnola.
Il suo nome, ormai a pieno diritto tra i grandi della letteratura ispanoamericana del XX secolo, è strettamente vincolato alla storica rivista Orígines e al nome del poeta habanero José Lezama Lima.
La sua poesie è intrisa dal suo humor elegante, dal sentimento della bellezza e del nulla, la morte che tutto avvolge e rimescola e il Tempo e lo Spazio che si comprimono e si dilatano creando un vortice magico per l’immaginazione del lettore.
(Adattamento della recensione del suo libro Poesie invisibili e altre magie, Edizioni LE LETTERE, Collana Il Nuovo Melograno)
NOZZE D'ARGENTO
Quando diventa muta la carne lamentosa,
per lei ci resta la tenerezza.
Persiste lo splendore di quell'incendio bello
che un giorno fu inno di delizia, ramo di musica vivente.
Sotto le pallide ceneri
palpita ancora
il gaio cantare di quel fuoco.
Gli occhi scappano ad altri paradisi;
toccò altre spiagge la nave del desiderio,
ma nel centro dell'anima è incrostata
quella musica lontana, soave e tenace come il profumo dell'infanzia.
Quando diventa muta la carne lamentosa,
aleggia gemendo nell'angolo più puro dell'esistenza
l'uccello grigio della tenerezza.
Leggi i vecchi commenti
#1 22 Novembre 2009 - 18:05
Non male questa chiusa, vero?
Complimenti, non sono in tantissimi a conoscere gaston b.
Un abbraccio, Bit
utente anonimo |