domenica, 27 giugno 2010
Il Circolo Culturale G. Caproni organizza il
PREMIO NAZIONALE DI POESIA VERNACOLARE
“I VERNACOLI IN TOSCANA”
V EDIZIONE
Regolamento
Art. 1 – Si partecipa inviando 3 poesie edite o inedite in vernacolo Toscano.
Art. 2 – Le tre poesie dovranno essere presentate in 5 copie anonime, mentre le generalità, il recapito, il numero telefonico ed i titoli delle poesie, dovranno essere indicati esclusivamente in una nota allegata in busta chiusa.
Art. 3 – Il termine per la presentazione dei componimenti è fissato per il 31 di Luglio del corrente anno (farà fede il timbro postale),
Art. 4 – I componimenti dovranno essere inviati alla
Segreteria premio “I Vernacoli in Toscana”
c/o Centro Culturale G. Caproni
Via Calzabigi 81
57125 LIVORNO
oppure a mano, ogni Giovedì dalle ore 16,30 alle 17,30 presso la Biblioteca dei Padri Salesiani sul Viale Risorgimento a Livorno.
Art. 5 – La quota di partecipazione è fissata in 5,00 Euro.
Art. 6 – La giuria sarà composta da studiosi delle forme vernacolari in Toscana, da giornalisti e attori vernacolari.
Art. 7 – Ai primi tre classificati saranno assegnate in premio coppe, Targhe e opere d'arte pittorica. Ai 10 segnalati saranno assegnati altri premi minori, nonché altre opere d'arte. Tutti i componimenti vincenti, inoltre, saranno pubblicati su “PROGETTO POESIA”, organo del Centro Culturale G. Caproni.
Tutti i partecipanti riceveranno inoltre un diploma d'onore.
Art. 8 – Le decisioni della giuria sono insindacabili,
Art. 9 – La cerimonia della premiazione avrà luogo Domenica 26 settembre alle ore 16,00 presso il Ristorante Conti sulla Piazza del Santuario di Montenero in Livorno.
Art. 10 – I risultati saranno pubblicizzati tramite i normali mezzi di comunicazione quali stampa, radio ed emittenti TV della Toscana.
Art. 11 - Gli elaborati non saranno restituiti.
Art. 12 – La partecipazione al premio implica la piena accettazione del presente regolamento.
Art. 13 – Gli organizzatori del premio ed i concorrenti sono tenuti al rispetto degli artt. 10 e 22 della legge 675/96 (Privacy),
IL CENTRO CULTURALE G. CAPRONI
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Cara Maria Teresa, ho volutamente ritardato la mia risposta, e spero che tiu ritorni e che riesca a trovare queste mie parole.
Ho appositamente inserito nel blog un link con il mio indirizzo di posta, a disposizione di coloro che non essendo utenti di Splinder e restii ed inserire un commento in pubblico, volessero contattarmi con segnalazioni di poeti e poesie a loro cari.
Non è il tuo caso, ovviamente. A te invece volevo dire: Scrivimi. Ci sono delle cose che volevo dirti a proposito della tua poesia, che non hanno bisogno di un pubblico.
Come vedi sono passata al tu: trovo che il Lei mi invecchi, proprio come un vestito bianco mi ingrassa.
Nonostante il contenuto, hai una penna felice.
Terrei la tua Poesia qui, dove l'hai lasciata cadere tu, con la speranza di ritrovarti, magari con un'altra poesia.
Carla
NATACARLA |
Amo molto la poesia e ne ho scritta qualcuna. Una in particolare vorrei farle leggere e poi decida o meno cosa farne.
La saluto cordialmente
Maria Teresa Tria
I NOSTRI GIORNI
Strano destino il nostro figlio mio,
dal giorno in cui sei nato
non ti ho mai lasciato solo,
sempre devo accudirti
sempre hai bisogno di me.
Sono l'acqua per lavarti il viso,
sono il panno per asciugarti le lacrime,
sono la voce dei tuoi pensieri,
sono il cibo della tua anima
e la luce dei tuoi giorni,
giorni dubbiosi,
giorni sconsolati
di battaglie perse,
di confronti umilianti
con menti precluse;
anni di solitudine
rabbia e dispiaceri
celati al tuo sensibile cuore.
mai potrei lasciarti al tuo giorno
il tuo peregrinare sarebbe un'inferno
ma esso è anche il mio cammino
e se non lo percorressi con te
mi perderei anch'io nel buio
dei nostri giorni incerti.
M.T.T.