giovedì, 15 luglio 2010
QUANDO PASSI - JAIRO ANIBAL BAMBINO
In questi versi in particolare ci si sente come smarriti, dentro a tanto amore: persi, proprio come quella sciarpa.
Non ne indosserò mai più una senza pensare a questa poesia e sorriderne al ricordo, come al mio solito sciocco modo.
Jairo Aníbal
Niño è nato a Moniquirá (Boyacá-Colombia) nel 1941 è stato uno dei più
riconosciuti e rispettati scrittori dell'America Latina.
Ha fatto esperienze
singolari; per esempio era molto giovane quando ha compreso che
l'immaginazione è un altro modo di
volare ed ancora giovane ha fatto il giro del suo paese, incontrando villaggi e
città, scuole e fiumi, foreste e mare. Da adolescente invece ha fatto diversi
mestieri: autista di camion, attore,
mago e apprendista marinaio, mentre da
studente universitario lo troviamo iscritto al gruppo di pittori Mancia.
Dopo quella
esperienza, ha fondato e diretto vari
gruppi teatrali. Per il suo lavoro sul Monte Calvo ricevette il premio al Primo
Festival Nazionale di Teatro Universitario nel 1966 e l'anno successivo quello
per il miglior spettacolo della Libera V World Theatre Festival di Nancy
(Francia).
Da allora i
suoi lavori sono sempre stati oggetto di
riconoscimenti in varie parti del mondo: Messico, Svizzera, Spagna, Cuba ; nessuna
sorpresa, quindi che alcuni dei suoi testi siano stati tradotti in inglese,
francese, tedesco, portoghese, finlandese, slovacco e cinese e che in qualità di docente abbia presentato
il suo lavoro in tutta la Colombia ed in varie zone del Messico,
Venezuela , Spagna, Costa Rica, Uruguay e Argentina. Ha insegnato in varie
università ed è stato direttore della Biblioteca Nazionale di Colombia.
Jairo è
deceduto il 30 agosto 2010
QUANDO PASSI
Quando passi
cade un quaderno,
un piede inciampa,
degli occhiali scivolano,
una gola si chiude,
due mani sudano,
una sciarpa si perde.
Il fatto è che
il quaderno,
il piede,
gli occhiali,
la gola,
le mani
e la sciarpa
sono pazzi di te.
Leggi i vecchi commenti
semplicemente cristallina della sua semplice verità.
sempre belle scelte le tue carla.
sempre belle scelte le tue carla.
GRICIO |
Questo è uno di quei casi di cui ti parlavo:
poesia come questa saprei scriverla anch'io.
Ma al momento di provarci, mi accorgo subito di dove stia la differenza...
Ancora una scelta assai felice questa tua, Carla; complimenti!
Gianni G.
http://http://wwwnew.splinder.com/myblog/comment/reply/23013951?blog=natakarla.splinder.com | utente anonimo |
Vero, Gianni. Sembra proprio una cosina da niente ma quanto lavoro c'è dietro? Quante stesure, quante cancellature?
Sai, questa primavera sono stata al museo Carducci e c'era una delle sue poesie manoscritte.
Con delle correzioni: ci crederesti?
Anche i grandi hanno delle prime stesure e conseguenti correzioni.
In sostanza sono state, sono persone che aspirano a migliorare le loro opere apparentemente perfette.
Carla
NATACARLA |
L'ho scoperto da poco questo particolarissimo scrittore colombiano, il suo libretto di poesie "mi fa male la pancia del cuore" è veramente emozionante nella sua disarmante semplicità. Meraviglioso.
Ciao Carla
Linda
Ciao Carla
Linda
lindachicco |
T.