domenica, 04 gennaio 2009
E' apparso dal nulla Diego, uno degli ultimi regali di questo 2008 appena trascorso.
Strano come ci si possa sentire così in sintonia con una persona che, in fondo, non conosci.
Ma non è per questo che si iniziano - e si coltivano - certe corrispondenze?
Così lui è diventato in breve tempo amico, confidente ed estimatore ma anche critico e suggeritore; una persona con cui parlare di metrica, di poesia (ed è così difficile oggi farlo, almeno nella mia piccola, ristretta vita, così zeppa di numeri) e di quello che la nostra voglia di amicizia ci fa mettere in campo.
Sapete, ci sono dei sentimenti, delle emozioni, che escono dalle parole che si scrivono ed io mi sono sempre reputata un buon giudice dell'animo degli altri, ecco perchè, se potessi scegliermi dei fratelli, Diego, oltre a Saverio, sarebbe uno di questi.
Questa che segue è una delle sue poesie.
REQUIEM PER L’UOMO QUALUNQUE
Rimaneva in parte,
ancorato al muro.
Di fronte, lo specchio:
come un vecchio caballero,
senza più cartucce,
guardava il vetro,
un mezzo sorriso
scemo,
consapevole che
i tasti erano rotti,
che il pianista era morto
e che l’orchestra
non suonava più.
Avrebbe voluto essere un eroe:
chiamare indietro i morti,
portarli sopra l’onde
e trarre in salvo i naufraghi;
avrebbe combattuto
contro dieci, cento eserciti,
colpendone i tiranni,
salvando principesse.
Ma i sogni erano morti
e ormai se n’era accorto.
Il pianoforte rotto
non suonava più.
Soltanto, in lontananza,
una funebre marcia,
suonata col fagotto,
comicamente
se ne andava.
Leggi i vecchi commenti
#1 04 Gennaio 2009 - 18:24
Leggo tanta tristezza, in questi versi davvero intensi. Penso,pero', che eroi si è sempre, comunque. Eroi nell'affrontare e risolvere le problematiche della vita. Eroi nel vincere le sfide con se stessi... credimi, ne so qualcosa. L'importante è continuare a credere nei sogni.La vita, senza sogni, è davvero una marcia funebre... Un forte abbraccio.
annarita59 |
siamo tutti uomini qualunque limportante è non essere qualunquisti
phederpher |