giovedì, 07 aprile 2011
“La letteratura è narrazione, non è qualcosa di eterno, io le racconto qualcosa e lei lo racconta a qualcun altro, questa per me è letteratura. Quando un contadino torna a casa e dice a sua moglie: “Ero là e poi, robe da matti... c’erano due strani uccelli e all’improvviso ho avuto paura”, questo è uno scrittore, non uno che se la cava bene con la macchina da scrivere, non è un mestiere! Raccontare significa imparare a respirare e se io non potessi farlo morirei, non parlo della scrittura ma proprio del raccontare. Se Chaplin non avesse potuto recitare sarebbe morto. Recitare era per lui l’unica possibilità ed è del tutto irrilevante che fosse bravo o no. Chi racconta lancia S.O.S, vuole dire che ama, vuole dire qualcosa ad un’altra persona ed è la cosa più bella che possa succedere tra gli uomini, quella in assoluto più importante. Non “io sono così e così”, ma “voglio raccontare una storia a qualcuno e così dire qualcosa di me”.
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Come spesso accade, la soluzione più razionale sta proprio al centro.
Carla
Carla
NATACARLA |
Ora non amo più, non scrivo più, non vivo più.
Alessandro