Oggi ricorre il centenario dalla nascita di questo poeta, noto per le sue poesie d'amore molto "hard". Rarissime le sue poesie in rete ed ancora più rare tradotte in italiano; non sono riuscita a trovare la traduzione di questa.
Ma è una poesia sulla poesia, disincantata con un pizzico d'ironia. Una poesia dei "se" e dei forse, distaccata, dal tono quasi annoiato ma così in linea con quello che sto scrivendo adesso, che ne sono stata colpita. A volte penso che la poesia sia una bambina dispettosa. Fa capolino da dietro le cose più diverse ed impensabili.
Qualsiasi segnalazione sul testo originale o su altri testi dello stesso autore, sarà benaccetto.
Irving Layton nasce il 12 marzo 1912 a Târgu Neamt, una città della Romania. Il suo vero nome era Israel Pincu Lazarovitch, suo padre si chiamava Moses, sua madre Klara Lazarovitch. Di origini ebraiche, la famiglia emigrò in Canada quando il piccolo Israel aveva solo un anno.
La passione per la letteratura arriva in età adolescenziale quando ha modo di conoscere le poesie di autori quali Alfred Lord Tennyson, Walter Scott, William Wordsworth, Lord Byron, e Percy Bysshe Shelley; tra gli autori di romanzi che più lo influenzano vi sono Jane Austen e George Eliot ma anche Francis Bacon, Oliver Goldsmith, Samuel Johnson e William Shakespeare e Charles Darwin.
Fin dagli anni '40 Irving Layton è stato riconosciuto, prima in Canada poi nel resto del mondo, come poeta della scuola "moderna", rivoluzionario e controcorrente. E' stato promotore del gruppo di giovani poeti di Montréal che credevano nella rivoluzione contro un romanticismo di tipo insipido. La satira di Layton è generalmente diretta contro l'ottusità borghese; le sue famose poesie d'amore sono esplicitamente erotiche.
Ma nonostante abbia scritto oltre quaranta libri, in Italia non è stato molto tradotto; gli ultimi suoi versi pubblicati sono nell'Almanacco della Poesia (dicembre 2005) di Crocetti. In lingua italiana esiste la raccolta "Il freddo verde elemento".
Muore a Montreal, la città dove ha sempre vissuto, il giorno 4 gennaio 2006.
“Mentre camminavo ho scoperto dove stavo andando
Mentre odiavo intensamente ho imparato ad amare.
Ora ho quasi capito chi sono.Un altro passo ancora e sarò di nuovo
Nel posto da dove sono partito."
Ma è una poesia sulla poesia, disincantata con un pizzico d'ironia. Una poesia dei "se" e dei forse, distaccata, dal tono quasi annoiato ma così in linea con quello che sto scrivendo adesso, che ne sono stata colpita. A volte penso che la poesia sia una bambina dispettosa. Fa capolino da dietro le cose più diverse ed impensabili.
Qualsiasi segnalazione sul testo originale o su altri testi dello stesso autore, sarà benaccetto.
Irving Layton nasce il 12 marzo 1912 a Târgu Neamt, una città della Romania. Il suo vero nome era Israel Pincu Lazarovitch, suo padre si chiamava Moses, sua madre Klara Lazarovitch. Di origini ebraiche, la famiglia emigrò in Canada quando il piccolo Israel aveva solo un anno.
La passione per la letteratura arriva in età adolescenziale quando ha modo di conoscere le poesie di autori quali Alfred Lord Tennyson, Walter Scott, William Wordsworth, Lord Byron, e Percy Bysshe Shelley; tra gli autori di romanzi che più lo influenzano vi sono Jane Austen e George Eliot ma anche Francis Bacon, Oliver Goldsmith, Samuel Johnson e William Shakespeare e Charles Darwin.
Fin dagli anni '40 Irving Layton è stato riconosciuto, prima in Canada poi nel resto del mondo, come poeta della scuola "moderna", rivoluzionario e controcorrente. E' stato promotore del gruppo di giovani poeti di Montréal che credevano nella rivoluzione contro un romanticismo di tipo insipido. La satira di Layton è generalmente diretta contro l'ottusità borghese; le sue famose poesie d'amore sono esplicitamente erotiche.
Ma nonostante abbia scritto oltre quaranta libri, in Italia non è stato molto tradotto; gli ultimi suoi versi pubblicati sono nell'Almanacco della Poesia (dicembre 2005) di Crocetti. In lingua italiana esiste la raccolta "Il freddo verde elemento".
Muore a Montreal, la città dove ha sempre vissuto, il giorno 4 gennaio 2006.
DIVERSE COSE
Diverse cose potrebbero trovarsi in questa filastrocca
dei limoni in un cestino
erba menta odorosa in una terracotta sul davanzale
un’orchidea “imperiale” sulla mensola del bagno
tre bulbi di scalogno, un vaso di fiori fresie bianche e una rosa gialla
ci potrebbe essere un violinista disegnato sul marciapiede e
una gallina sul tetto,
un uomo potrebbe cantare in questa filastrocca
mentre si rade dopo la doccia, l’asciugamano legato al fianco
qualcuno potrebbe slegare il nodo
una donna potrebbe lanciare in aria una moneta d’oro
uno sconosciuto potrebbe arrivare in questa filastrocca
offrire delle mele colte prima della pioggia
la donna potrebbe tagliare le mele in una ciotola blu
potrebbe piovere in questa filastrocca
ma se piovesse l’uomo continuerebbe a cantare
mentre l’asciugamano cadrebbe sul lucido parquet
la donna potrebbe cercare una poesia di Irving Layton
nella libreria del soggiorno o fra le carte dello scrittoio
senza trovarla, ma si sa scoverebbe dell’altra poesia
potrebbe inforcare la bicicletta e veloce pedalare
fino alla libreria Utopia [è sempre aperta!]
e dire la prossima frase: “vorrei una poesia erotica è questo
che ho tanto aspettato” – neppure lì potrebbero sapere
potrebbe esserci un computer in questa filastrocca
e anche un blog dove affidare queste parole sconclusionate
prima che potresti apparire tu
potresti fermarti a cena, però devi spennare la gallina
una ricetta provenzale: scalogno e mele, brandy, pepe e sale
dopo cena si potrebbe leggere una poesia breve di Irving Layton
in questa filastrocca.
dei limoni in un cestino
erba menta odorosa in una terracotta sul davanzale
un’orchidea “imperiale” sulla mensola del bagno
tre bulbi di scalogno, un vaso di fiori fresie bianche e una rosa gialla
ci potrebbe essere un violinista disegnato sul marciapiede e
una gallina sul tetto,
un uomo potrebbe cantare in questa filastrocca
mentre si rade dopo la doccia, l’asciugamano legato al fianco
qualcuno potrebbe slegare il nodo
una donna potrebbe lanciare in aria una moneta d’oro
uno sconosciuto potrebbe arrivare in questa filastrocca
offrire delle mele colte prima della pioggia
la donna potrebbe tagliare le mele in una ciotola blu
potrebbe piovere in questa filastrocca
ma se piovesse l’uomo continuerebbe a cantare
mentre l’asciugamano cadrebbe sul lucido parquet
la donna potrebbe cercare una poesia di Irving Layton
nella libreria del soggiorno o fra le carte dello scrittoio
senza trovarla, ma si sa scoverebbe dell’altra poesia
potrebbe inforcare la bicicletta e veloce pedalare
fino alla libreria Utopia [è sempre aperta!]
e dire la prossima frase: “vorrei una poesia erotica è questo
che ho tanto aspettato” – neppure lì potrebbero sapere
potrebbe esserci un computer in questa filastrocca
e anche un blog dove affidare queste parole sconclusionate
prima che potresti apparire tu
potresti fermarti a cena, però devi spennare la gallina
una ricetta provenzale: scalogno e mele, brandy, pepe e sale
dopo cena si potrebbe leggere una poesia breve di Irving Layton
in questa filastrocca.
“Mentre camminavo ho scoperto dove stavo andando
Mentre odiavo intensamente ho imparato ad amare.
Ora ho quasi capito chi sono.Un altro passo ancora e sarò di nuovo
Nel posto da dove sono partito."
("There Were No Signs", dalla raccolta " A Wild Peculiar Joy")
Deliziosamente erotica!
RispondiEliminaStranamente pensosi i versi finali.
Strane creature i poeti...
Condivido la tua idea sui poeti.
RispondiEliminaQuei versi in chiusura: una poesia dentro la poesia.
Ci vuole genialità ed una personalità istrionica per pensarci.
Ciao. Felice di risentirti.
Basta essere spontanei e sognare ad occhi aperti, il resto è facile...
RispondiEliminaFelicitari, amice poet, oriunde te-ai afla, voi continua sa te citesc. M
Basta essere spontanei e sognare ad occhi aperti, il resto è facile...
RispondiEliminaFelicitari, amice poet, oriunde te-ai afla, voi continua sa te citesc. M
Ciao Mirela.
EliminaLa traduzione dalla tua lingua dovrebbe essere:
"Complimenti, amico poeta, ovunque ci si trovi, si continueranno a leggere" (Google)
Qualora tu avessi il testo originale e volessi inviarmelo, mi farebbe piacere inserirlo nel post.
Carla