Ogni poeta s'è angosciato,
meravigliato e ha goduto. L'ammirazione per un gran passo di poesia
non va mai alla sua stupefacente abilità ma alla novità della
scoperta che contiene. Anche se proviamo un palpito di gioia a
trovare un aggettivo accoppiato con riuscita a un sostantivo, che mai
si videro insieme, non è stupore all'eleganza della cosa, alla
promessa dell'ingegno, all'abilità tecnica del poeta che ci tocca,
ma meraviglia alla nuova realtà portata in luce.
(Cesare Pavese - Il mestiere di Vivere
- 9 ottobre 1935)
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