martedì, 09 dicembre 2008
DAGLI OCCHI DI UN BAMBINO....-ALEXIS DIAZ PIMIENTA
Un altro autore favoloso, che, tanto per cambiare vive e respira ancora tra noi.
Riusciremo mai a conoscerlo, di persona, intendo?
Dagli occhi di un bambino decollano gli aeroplani
Dagli occhi di un bambino decollano gli aeroplani.
Se chiudesse gli occhi cadrebbero.
Solo il suo stupore li mantiene sospesi,
la sua piccola mano li innalza,
il suo cuore li muove e li allontana.
Senza un bambino appiccicato ai vetri,
alle alte ringhiere di una terrazza adulta,
gli aeroporti morirebbero d’orrore.
Un bambino non potrà mai pronunciare la parola
“aeronautica”
ma da lui dipenderà l’imitazione dell’uccello.
Un bambino non saprà calcolare le distanze
ma è lui la garanzia del ritorno.
Ogni aeroporto deve avere un bambino incollato ai vetri,
accanto agli altoparlanti, dovunque si acquatti
la paura.
Grazie a lui durerà meno lacrime il rientro di tutti,
dorrà meno baci l’addio delle madri
e le hostess potranno prescindere da avvisi insulsi.
Un aeroplano per aria
sono molti bambini che guardano l’orizzonte.
Trad. Danilo Manera
De los ojos de un niño despegan los aviones.
Si cerrase los ojos caerían.
Sólo su asombro los mantiene en vilo,
su manita los alza,
su corazón los mueve y los aleja.
Sin un niño pegado a los cristales,
a las altas barandas de una terraza adulta,
morirían de horror los aeropuertos.
Un niño nunca podría decir la palabra “aeronáutica”
pero de él dependerá la imitación del pájaro.
Un niño no sabrá calcular las distancias
pero es la garantía del retorno.
Cada aeropuerto debe tener un niño pegado a los cristales,
junto a los altavoces, donde quiera que el miedo
se agazape.
Gracias a él tardará menos lágrimas el regreso de todos,
dolerá menos besos el adiós de las madres,
las azafatas podrán prescindir de advertencias insulsas.
Un avión en el aire
son muchos niños mirando al horizonte.
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