sabato 26 novembre 2011

LA COSA PIU' BELLA DEL NOSTRO AMORE - NIZAR QABBANI

sabato, 06 agosto 2011
 
Con questa poesia Nizar ci conferma il suo stile di scrittura: indiretta, colloquiale, moderna, con contenuti suggeriti più che detti. Una riflessione, un cammeo, o meglio ancora:
"Questo è il mio Cantico dei Cantici: lo lascio sul guanciale degli innamorati... spengo la luce e... mi allontano."
(Nizar Qabbani)



LA COSA PIU' BELLA DEL NOSTRO AMORE


La cosa più bella del nostro amore è che esso
non ha razionalità né logica.
La cosa più bella del nostro amore è che esso
cammina sull'acqua e non affonda.


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#1  07 Agosto 2011 - 06:36
Mi piace...e mi piace raccontare questa piccola cosa, se vuoi: il piccolo che è nato un paio di mesi fa nell'appartamento adiacente al mio si chiama Nizar. La madre, poco più che una ragazzina, in una delle rarissime volte che l'ho incontrata per le scale, mostrandomi il piccolo mi ha detto che si chiama Nizar. Le ho chiesto, scioccamente, cosa significasse quel nome e mi ha risposto che si chiamava ''come un poeta''. L'ho detto, con grande gioia, subito a mia moglie e ai miei figli.
Grazie.
catamor

#2  07 Agosto 2011 - 07:25
Grazie a te per questo piccolo aneddoto.
Sai che cosa significa, vero? Significa che nel mondo arabo la poesia è molto più amata rispetto a quanto non lo si ami noi. (ti verrebbe mai a mente di chiamare tuo figlio Dante?)
La tua vicina di casa, non ti ha dato il significato del nome di suo figlio - non l'ho trovato neppure io sulla lista dei nomi arabi e del loro significato - Ha giustificato la scelta "solo" come essere caduta su quello di un poeta, rendendogli così ed implicitamente il rispetto suo o del marito, dimostrando di conoscerlo.
Mi hai colpito pure tu con quel tuo:
L'ho detto, con grande gioia, subito a mia moglie e ai miei figli.

Questo significa che anche per te la poesia è importante e anche che devo leggerti.
Grazie a te per questa piccola gioia che hai condiviso.
NATACARLA

#3  07 Agosto 2011 - 21:28
Ah... com'è romantica
Gemisto

#4  07 Agosto 2011 - 22:07
Ciao Gemisto.
Se non sapessi di avere a che fare con un conoscitore profondo della poesia come sei tu,  penserei di averti sorpreso...
NATACARLA

#5  08 Agosto 2011 - 12:35
Una forma "strana" che però rende chiarissimo un concetto universale.
GRICIO

#6  09 Agosto 2011 - 06:45
Non strana, direi piuttosto una forma pudica.
Dovendo svolgere la poesia, aprirla alla comprensione, ci troveremmo di fonte a così tante parole da non sapere come hanno fatto a starci dentro.
Buona giornata.

NATACARLA 


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