sabato, 18 aprile 2009
"Te ne chiederò delle altre! Ma sarà difficile."
Ecco lo scambio di battute in chat tra me ed Erminia Gallo.
Ma vi pare possibile che chi ha scritto quella splendida poesia COME UN EMIGRANTE possa aver scritto cose deludenti? Ed averci vinto un concorso! Impossibile.
Così, come da copione, una poesia che tocca il cuore.
L'immagine è una mia libera interpretazione.
LA SCALETTA DI CORDA
Al mattino svegliarsi
senza una poesia,
senza parole,
è come tastare
vuoto il posto nel letto
accanto a me.
Nella notte qualcuno
ha fatto una retata
e le parole
in fretta deportate
come rondini in fila
sono volate.
Sgarbatamente
ti hanno strattonato.
Per l'assenza il mio petto
cavo risuona
come nicchia murata
sotto le nocche delle dita.
Ora dalla finestra
vedo ondeggiare
sempre più piccola
più lontana lassù
la tua scaletta
di corda.
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La mia scelta è stata istintiva: da focalizzare era una scaletta di corda.
Ho scartato molte immagini, lanciato diverse opzioni di ricerca, continuando a leggere la poesia, finchè ho trovato quella postata e ho ritenuto che fose la più adatta.
Se fossi pittrice! Illustrerei le poesie esattamente come le vedo.
Ma visto che disegno le sedie facendo un quattro... mi devo accontentare. A volte mi accontento bene.
Carla
Ho scartato molte immagini, lanciato diverse opzioni di ricerca, continuando a leggere la poesia, finchè ho trovato quella postata e ho ritenuto che fose la più adatta.
Se fossi pittrice! Illustrerei le poesie esattamente come le vedo.
Ma visto che disegno le sedie facendo un quattro... mi devo accontentare. A volte mi accontento bene.
Carla
NATACARLA |
Ciao, Erminia