venerdì, 24 dicembre 2010
MENTRE IL SILENZIO FASCIAVA LA TERRA - DAVID MARIA TUROLDO
Tra tutte i quadri di natività che ho trovato in rete, ho scelto questo di Caravaggio per unirlo ai miei auguri.
La scelta è caduta qui perchè fra tutte le figure di Maria, questa mi è parsa la più realistica.
Ancora "divinamente affranta" come la descrivono i versi di Gozzano, intenta ad osservare quel suo figlio che l'Angelo Gabriele le ha detto verrà chiamato "figlio dell'altissimo", ma che è ancora un bambino come tutti quelli che nascono da tutte le mamme, in tutto il mondo e come loro bisognoso di cure: delle sue cure e del suo amore, quello che le vediamo sorgere in viso.
Unisco una poesia di David Turoldo che avevo selezionato per delle letture natalizie.
Una poesia che si confronta proprio con la notte della nascita di Dio, giocherellando e districandosi tra il verbo, nella sua accezione biblica, il silenzio e la parola.
E dunque gli auguri.
Quest'anno vanno in ogni direzione; dagli amici poeti della Vetrina, a quelli di Versi e Prosa, ormai dispersi, ma sempre presenti con la loro allegria ed il loro affetto, alle amiche del Gruppo di grafica e poesia, ai lettori silenziosi ed a quelli che lasciano una loro traccia, anche se anonima.
Agli autori che hanno sempre e cortesemente aderito alle mie richieste di pubblicare una loro poesia, quella di cui mi ero innamorata, a quelli con cui scambio idee e riflessioni, finendo per osservare le cose con altri occhi, per ascoltarle con altre parole; spesso parte da là qualche mio balbettìo di verso.
Alle nuove amicizie nate nell'ultimo anno ed alle vecchie che non invecchieranno mai.
La scelta è caduta qui perchè fra tutte le figure di Maria, questa mi è parsa la più realistica.
Ancora "divinamente affranta" come la descrivono i versi di Gozzano, intenta ad osservare quel suo figlio che l'Angelo Gabriele le ha detto verrà chiamato "figlio dell'altissimo", ma che è ancora un bambino come tutti quelli che nascono da tutte le mamme, in tutto il mondo e come loro bisognoso di cure: delle sue cure e del suo amore, quello che le vediamo sorgere in viso.
Unisco una poesia di David Turoldo che avevo selezionato per delle letture natalizie.
Una poesia che si confronta proprio con la notte della nascita di Dio, giocherellando e districandosi tra il verbo, nella sua accezione biblica, il silenzio e la parola.
E dunque gli auguri.
Quest'anno vanno in ogni direzione; dagli amici poeti della Vetrina, a quelli di Versi e Prosa, ormai dispersi, ma sempre presenti con la loro allegria ed il loro affetto, alle amiche del Gruppo di grafica e poesia, ai lettori silenziosi ed a quelli che lasciano una loro traccia, anche se anonima.
Agli autori che hanno sempre e cortesemente aderito alle mie richieste di pubblicare una loro poesia, quella di cui mi ero innamorata, a quelli con cui scambio idee e riflessioni, finendo per osservare le cose con altri occhi, per ascoltarle con altre parole; spesso parte da là qualche mio balbettìo di verso.
Alle nuove amicizie nate nell'ultimo anno ed alle vecchie che non invecchieranno mai.
MENTRE IL SILENZIO FASCIAVA LA TERRA
Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a meta’ del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e piu’ alto silenzio.
La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.
E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest’unico verbo
che ora parla con voce di uomo.
A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell’uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l’amore che canta in silenzio.
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24 Dicembre 2010 - 15:35
mi piace molto...Buon Natale
margueritex |
Carla carissima,
passo a lasciarti i miei auguri di Natale,
con la stima di sempre e l'augurio di veder crescere sempre più forte la pianta della poesia.
Un caro saluto,
umberto c.
passo a lasciarti i miei auguri di Natale,
con la stima di sempre e l'augurio di veder crescere sempre più forte la pianta della poesia.
Un caro saluto,
umberto c.
Buon Natale