domenica 20 novembre 2011

MONOTONIA - KOSTANTINOS KAVAFIS

sabato, 30 aprile 2011
MONOTONIA - KOSTANTINOS KAVAFIS
 
Considerazione comune a molti, non è vero? Sembrerebbero proprio parole tolte dalla nostra bocca, se non fosse che è stato Kostantinos a metterle su carta. Ed il sigillo della poesia è nascosto nel penultimo verso:
"è l'ieri, con la nota noia stagna."
con la scelta della ripetizione sillabica no di nota e noia oltre ad essere anche particella di negazione, ripetendosi, interrompe quasi il tempo, fa segnare il passo al testo, suggerendo un sentimento di uggia, rafforzato da quello stagna.
E' labile e confuso a volte il confine tra poesia e prosa poetica; sospetto che vari anche a seconda del gusto di chi legge. Spero in qualche intervento illuminante.





MONOTONIA

Segue a un giorno monotono un nuovo
giorno, monotono, immutabile. Accadranno
le stesse cose, accadranno di nuovo.
Tutti i momenti uguali vengono, se ne vanno.
Un mese passa e un altro mese accompagna.
Ciò che viene s'immagina senza calcoli strani:
è l'ieri, con la nota noia stagna.
E il domani non sembra più domani.





Μονοτονία.

Την μια μονότονην ημέραν άλλη
μονότονη, απαράλλακτη ακολουθεί. Θα γίνουν
τα ίδια πράγματα, θα ξαναγίνουν πάλι-
η όμοιες στιγμές μας βρίσκουνε και μας αφίνουν.

Μήνας περνά και φέρνει άλλο μήνα.
Αυτά που έρχονται κανείς εύκολα τα εικάζει
είναι τα χθεσινά τα βαρετά εκείνα.
Και καταντά το αύριο πια σαν αύριο να μη μοιάζει.





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