sabato, 20 dicembre 2008
SENZA AMORE - BLAGA DIMITROVA
Un'altra bella poesia della autrice della poesia "A DOMANI" e "AMARENA" che ho postato giorni fa.
Se nella prima c'era lo struggimento della breve separazione e nella seconda il rimpianto per un amore finito, in questa c'è il senso dell'accettazione della realtà: lui non tornerà, non tornerà più, ed io sto male e non riuscirò mai più ad essere, se non felice, magari serena.
Forse scritta prima del 1958, ma per i sentimenti che eprime, sembra essere una opera giovanile.
Quel senso di lasciarsi andare è proprio dell'adolescenza, o almeno di quella che conosco io.
Cara Annarita, mi dispiace di postare ancora una poesia dolorosa, ma il senso di struggimento che mi trasmette, non mi dà scelta.
D'altra parte, poche sono le poesie gioiose veramente belle che ho letto, o forse sono solo quelle dolorose che mi colpiscono, non so ......
SENZA AMORE
Da questo momento vivrò senza amore.
Libera dal telefono e dal caso.
Non soffrirò. Non avrò dolore né
desiderio.
Sarò vento imbrigliato, ruscello di
ghiaccio.
Non pallida per la notte insonne
ma non più ardente il mio volto.
Non immersa in abissi di dolore
ma non più verso il cielo in volo.
Non più cattiverie – ma nemmeno
gesti di apertura infinita.
Non più tenebre negli occhi, ma lontano
per me non s’aprirà l’orizzonte intero.
Non aspetterò più, sfinita, la sera
ma l’alba non sorgerà per me.
Non mi inchioderà, gelida, una parola
ma il fuoco lento non mi arderà.
Non piangerò sulla crudele spalla
ma non riderò più a cuore aperto.
Non morrò solo per uno sguardo
ma non vivrò realmente mai più.
Libera dal telefono e dal caso.
Non soffrirò. Non avrò dolore né
desiderio.
Sarò vento imbrigliato, ruscello di
ghiaccio.
Non pallida per la notte insonne
ma non più ardente il mio volto.
Non immersa in abissi di dolore
ma non più verso il cielo in volo.
Non più cattiverie – ma nemmeno
gesti di apertura infinita.
Non più tenebre negli occhi, ma lontano
per me non s’aprirà l’orizzonte intero.
Non aspetterò più, sfinita, la sera
ma l’alba non sorgerà per me.
Non mi inchioderà, gelida, una parola
ma il fuoco lento non mi arderà.
Non piangerò sulla crudele spalla
ma non riderò più a cuore aperto.
Non morrò solo per uno sguardo
ma non vivrò realmente mai più.
1958
Trad. Valeria Salvini
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Accostandomi al tuo blog l'ho trovato splendido.
Ricco di te ma non autoreferenziale,aperto verso la cultura poetica ma non erudito inutilmente, diretto e di spessore qualitativo.
Grazie .
arequipa |
Ancora una bellissima poesia, anche se pregna di dolore,di rinuncia.Bellissima la chiusa "Ma non vivro' realmente mai piu'"...Comprendo perfettamente. E infatti la mia vita non sarà mai piu' quello che è stato...Ti abbraccio forte.
annarita59 |
e l'eterno ritorno dell'amore dove lo mettiamo?
:)
un po' troppo disfattista, la slava gli amori finiscono, non l'amore