Questa poesia ha un incipit molto presuntuoso:
(Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento.)
Giovanni, 12, 8
In verità ti dico: Non
mi aspetto l’eternità. E so
che nessun verso vince la morte.
Cerco appena un segno
un ritmo che mi ridia
l’impercettibile respiro della terra.
Forse i capelli di Maria
sorella di Marta
che m’asciugano i piedi.
Perché tutte le poesie sono mortali
e quel che resta è forse
un profumo di nardo. E niente più.
Um perfume de nardo
In verità ti dico:.....
la stessa frase con cui Gesù inizia i suoi insegnamenti secondo quello che ci dicono i Vangeli e tuttavia il tono è dimesso, quasi in contrapposizione al suo inizio.
Però continua a costruire la trama della sua poesia con parallelismi e temi religiosi: eternità e morte; il respiro della terra: forse un motivo vero per vivere, un amore come quello di Maria che lavò i piedi di Gesù e che li unse con un profumo di Nardo, forse neppure inteso nel senso stretto del termine, quanto di fede nella sua persona.
(Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento.)
Giovanni, 12, 8
Manuel Alegre de Melo Duarte è un poeta, scrittore e politico portoghese, membro del Partito Socialista e candidato indipendente alle elezioni presidenziali portoghesi del 2006 e del 2011.
Nacque ad Águeda il 12 maggio 1936, figlio di José de Faria de Sousa de Melo Ferreira Duarte e de Maria Manuela Alegre de Melo Duarte. La sua famiglia è sempre stata nel mondo della politica e dello sport: il trisavolo paterno Francisco da Silva Melo Soares de Freitas, fondatore deidelle ferrovie del Barreiro e primo Visconte di quella località, partecipò alle rivolte contro D. Miguel I, e fu per questo decapitato; il nonno materno, Manuel Ribeiro Alegre, fece parte della Carbonária e fu deputato nell'Assemblea Costituente nel 1911, come Governatore Civile del Santarém; il bisnonno paterno, Carlos de Faria e Melo, 1º barone di Cadoro, fu amministratore del Concilio di Aveiro; il nonno paterno, Mário Ferreira Duarte, introdusse, insieme a Guilherme Pinto Basto, molte pratiche sportive in Portogallo, e diede il suo nome al vecchio stadio di calcio di Aveiro; il padre, Francisco José de Faria e Melo Ferreira Duarte, ha giocato nella squadra di calcio dell'Académica e fu campione di atletica e lo stesso Manuel Alegre si laureò campione nazionale di nuoto e partecipò a gare internazionali con l'università di Coimbra.
Dopo i primi studi svolti ad Águeda, Manuel frequentò il primo anno del liceo a Passos Manuel, a Lisbona. Il secondo anno lo passò tre mesi nel collegio Almeida Garrett, a Cartaxo, sei mesi nel collegio Castilho, a São João da Madeira, poi si trasferì a Porto, concludendo i suoi studi secondari al liceo Alexandre Herculano e dove fondò, con José Augusto Seabra, il giornale Prelúdio. Nel 1956 entrò nella facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Coimbra e poco dopo inizia il suo percorso politico, nei gruppi studenteschi di opposizione al Salazarismo. Si iscrive e diventa militante del Partito Comunista Portoghese nel 1957, divenendo membro della commissione dell'Accademia. L'anno successivo appoggia la candidatura di Humberto Delgado alla presidenza della repubblica. La sua attività culturale è già molto rilevante: partecipa alla fondazione del Circolo di Iniziazione Teatrale dell'Accademia di Coimbra ed è attore del Teatro degli Studenti dell'Università di Coimbra, recitando anche in città estere come Bruxelles (1958), Capo Verde (1959) e Bristol (1960).
Nel 1960 pubblica le sue prime poesie nella rivista Briosa (che poi dirigerà), Vértice e Via Latina, participando inoltre alla raccolta A Poesia Útil e Poemas Livres, insieme a Rui Namorado, Fernando Assis Pacheco e José Carlos Vasconcelos.
Nel 1961 viene richiamato a compiere il servizio militare. Svolge l'addestramento alla Scuola Pratica di Fanteria a Mafra, e poco dopo viene mandato all'isola di São Miguel. Lì, fonda il movimento d'insieme di Azione Patrottica degli Studenti, costituito da militari e civili, arrivando a progettare, con Melo Antunes e altri, un piano per prendere possesso dell'isola, che però non si concretizzerà. Nel 1962 viene mobilitato per l'Angola, dove viene arrestato dalla PIDE e condannato a sei mesi di reclusione nella Fortezza di S. Paulo, a Luanda, con l'accusa di tentativo di rivolta militare contro la guerra di Oltremare. In prigione conosce scrittori angolani come Luandino Vieira, António Jacinto e António Cardoso. Torna in Portogallo nel 1964 ma la minaccia di una nuova detenzione e di un processo del Tribunale Militare per sospetto tradimento lo spingono a partire clandestimente e rifugiarsi in esilio, grazie anche all'aiuto del poeta João José Cochofel, che lo fa nascondere nel nord del paese. Nel luglio del 1964 arriva a Parigi. Là partecipa alla Terza Conferenza ed è eletto nella direzione del Fronte Patriottico di Liberazione Nazionale, presieduta da Humberto Delgado. Questo gli dà l'opportunità di deporre sulla sua esperienza angolana davanti alle Nazioni Unite come rappresentante di questa organizzazione, e di prendere contatto con i leaders dei movimenti africani di liberazione, come Agostinho Neto, Eduardo Mondlane, Samora Machel, Amílcar Cabral, Mário Pinto de Andrade e Aquino de Bragança. Nel 1964 va in esilio per una decade ad Argel, dove è speaker della stazione radio A Voz da Liberdade. In questa stazione diffonde contenuti destinati alla lotta contro il Salazarismo, dichiarando il suo appoggio ai movimenti di guerriglia dell'Oltremare, che lottavano contro le forza armate portoghesi. Nello stesso periodo i suoi primi due libri circolavano clandestinamente mentre le sue poesie, cantate da Zeca Afonso e Adriano Correia de Oliveira, diventando emblemi della chiamata alla resistenza. Nel 1968 entra in rottura col Partito Comunista Portoghese, a seguito dei fatti della Primavera di Praga e dell'invasione delle forze armate del Patto di Varsavia in quel paese.
Torna in Portogallo solo il 2 maggio 1974. Entra nei quadri della radiodiffusione portoghese come direttore dei servizi ricreativi e culturali continuando il suo impegno civile e politico candidandosi come deputato all'Assemblea Costuente. Viene eletto deputato all'Assemblea della Repubblica nel 1976, facendo parte anche del primo Governo Costituzionale (di Mário Soares), prima come Ministro della Comunicazione Sociale, poi come viceministro agli Affari Politici. Nel 2004 si candida per il posto di segretario generale del Partito Socialista, ma è sconfitto da José Sócrates. Nel 2006 si candida come indipendente alle elezioni presidenziali, ottenendo più voti del candidato ufficiale del Partito Socialista Mário Soares. A seguito di queste elezioni fonda il Movimento di Intervento e Cittadinanza, di cui è il coordinatore. Nel 2009 finisce il suo ultimo mandato come deputato all'Assemblea della Repubblica, dopo 34 anni in parlamento. Nel 2010 annuncia la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2011, appoggiato da PS, BE e PDA, oltre che dai dirigenti del Movimento di Intervento e Cittadinanza ed attualmente lavora come membro del Consiglio di Stato e degli Ordini Onorifici del Portogallo.
Per l'insieme delle sue opere letterarie ha ricevuto, tra le altre riconoscenze, il premio Pessoa (1999) e il Gran Premio di Poesia dell'Associazione Portoghese degli Scrittori (1998) ed i suoi scritti sono conosciuti anche fuori del Portogallo. Nel mese di aprile 2010 l'Università di Padova ha inaugurato la cattedra Manuel Alegre, destinata allo studio della lingua, letteratura e cultura portoghese.
UN PROFUMO DI NARDO
In verità ti dico: Non
mi aspetto l’eternità. E so
che nessun verso vince la morte.
Cerco appena un segno
un ritmo che mi ridia
l’impercettibile respiro della terra.
Forse i capelli di Maria
sorella di Marta
che m’asciugano i piedi.
Perché tutte le poesie sono mortali
e quel che resta è forse
un profumo di nardo. E niente più.
Um perfume de nardo
Em verdade te digo: Não
espero a eternidade. E sei
que nenhum verso vence a morte.
Procuro apenas um sinal
um ritmo que me restitua
a imperceptível respiração da terra.
Talvez os cabelos de Maria
irmã de Marta
a enxugar-me os pés.
Porque todos os poemas são mortais
e o que fica é talvez
um perfume de nardo. E nada mais.
Carissima Carla, ti giungano con il mio più affettuoso abbraccio gli auguri a te ed alle persone che ami per un lieto 2012, portatore di liete notizie, pace, amore, sorrisi, tanti sogni da realizzare... e tanto profumo di nardo!!
RispondiEliminacon un gran bene ed immensa stima, sei sempre il mio punto di riferimento!!
Abbraccio che contraccambio. Mi confondi con la tua ultima frase, mi rendi immeritatamente orgogliosa.
RispondiElimina