sabato 22 settembre 2012

E TUTTO PASSERA' - MARIA ANTONIETTA LE QUESNE


A questo autore sono arrivata tramite Poemas del Alma. E' un sito letterario su cui si possono pubbicare le proprie poesie...in spagnolo, ma che contiene numerose poesie di autori affermati. Questa era la "poesia del giorno" dell'altro ieri che mi aveva sinceramente commosso anche prima di averla tradotta. 
Il problema più grosso è stato trovare notizie di Maria Antonietta. Nei siti di lingua italiana è sconosciuta, ma anche in quelli di lingua spagnola e inglese (sempre molto accorti a recensire e pubblicare ogni autore valido). Per le notizie biografiche, ho integrato quelle scarne reperite in rete, con quelle che mi ha fornito l'amica Alejandra Ziebrecht (la ricordate?), cilena come la Le quesne e che ringrazio per la disponibilità.
Quanto al testo della poesia, vi rimando all'introduzione della antologia che ho riportato, traducendola. 
Non credo siano necessari ulteriori commenti.







Maria Antonietta Le Quesne nasce a Santiago nel 1895. Collaborò nel 1918 con la rivista “Selva Lirica” diretta da Segura Castro e J. Egana e nel 1919 col periodico di Arte "Númen"di Valparaiso.
Nel 1920 fu segretaria della rivista letteraria “Siembra”.
Muore nel 1921 di tubercolosi a ventisei anni e nello stesso anno viene pubblicata postuma dall'editore Ateneo di Valparaiso, una selezione di poesie da “Recodo Azul”, uno dei suoi due libri inediti, l'altro era "Otoño".
Più tardi le Edizioni “Juventud” pubblicarono la sua opera completa.

"Delicata e profonda, questa poetessa dalla esistenza martirizzata, lega il suo verso alla tremenda disperazione di sentire sfuggire la vita. Il suo pensiero imprigiona a volte sottili ansie: il lamento di amore nascosto, il battito affrettato del suo respiro ansimante. Non si preoccupa della forma. È solo animata da una forza segreta per lanciare velocemente gli ultimi scampoli di vita nelle sue strofe. Frasi semplici, dolorose che portano il messaggio singhiozzante della sua gioventù, ribellata contro l'implacabile fatalità."
(dal libro “La mujer en la poesia chilena (1784-1961)” a cura di Maria Urzua y Ximena Adriasola, Editore Nascimiento, Santiago, 1963, Cile)







E TUTTO PASSERA'


So che ci sono segni che mettono
un limite alla mia vita...

La Morte?
Credo a lei come alla Primavera:
più ansie che cure...
(Però penso alla tomba
e sento freddo, fratelli...)
….................................
….................................

Un pomeriggio di autunno
i fiori tremeranno nelle vostre mani,
una volta, vostre profumate sensazioni
e cadranno nella mia tomba, con la rinunzia
dei bambini, cuori sanguinanti ...

E tutto passerà...
verrà il crepuscolo,
tornerete, abbattuti, i più affezionati
- dopo che mi avrete salutato - alle vostre case...
penserete qualche ora alla morte,
e tutto passerà ….

Dopo verrà l'inverno
e piangerà l'angoscia
delle inquietudini di secoli
nella mia vecchia emozione
e filtrerà le sue lacrime,
senza un aroma nuovo
di mani affettuose,
sopra il mio cuore...


Y todo pasará

Yo sé que hay signos que a mi vida marcan
un límite cercano...

¿La Muerte?
Pienso en ella como en la Primavera:
más ansias que cuidado...
(Pero pienso en la tumba
y siento frío, hermanos...)
....................................................
....................................................

Una tarde de otoño,
las flores temblarán en vuestras manos,
una vez, sus fragantes emociones
y caerán en mi tumba, con blandura
de infantiles, sangrantes corazones...

Y todo pasará...
Vendrá el crepúsculo,
tornaréis, cabizbajos, los más fieles,
—que me habréis despedido— a vuestro hogar...
pensaréis unas horas en la muerte,
y todo pasará...

Luego vendrá el invierno
y llorará la angustia
de inquietudes de siglos
en mi vieja emoción
y filtrará sus lágrimas,
sin un aromo nuevo
de manos cariñosas,
sobre mi corazón...



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