mercoledì 26 settembre 2012

I VERI INNAMORATI - SARA TEASDALE

Molte delle poesie di Sara girano attorno al tema dell'amore: sognato, patito, frammentato, perduto. Seguivano la sua vita con i molti riferimenti biografici e molti critici di oggi non la avrebbero considerata un grande poeta. Eppure nel 1918 vinse il primo Premio di Poesia Columbia, un premio che in seguito sarebbe stato ribattezzato Premio Pulitzer per la Poesia.
Cambiano gli anni e cambiano i gusti dei lettori e dei critici, a riprova che una poesia perfetta, universale e senza tempo non esiste (non ancora) o almeno quelle di Sara, per quanto siano state e siano amate, non lo sono.





Sara Teasdale nacque a St. Louis l'8 agosto 1884 in una famiglia molto agiata, e la minore di due fratelli e una sorella.
Di costituzione fragile era spesso ammalata. e per questo visse protetta nella sua casa fino all'età di nove anni, immaginando soltanto il mondo esterno nella sua estrema solitudine. Solo a 10 anni i suoi genitori infine le permisero di uscire e di entrare in contatto con l'esterno ed all'età di 14 anni stette abbastanza bene per iniziare la scuola ma non ottenne alcun diploma. 
La prima poesia della Teasdale fu pubblicata sul Reedy's Mirror, un giornale locale, nel 1907, anno di pubblicazione della sua prima raccolta di poesie. La seconda raccolta fu pubblicata nel 1911. Entrambe furono ben accolte dalla critica, che ne elogiò la maestria lirica e il soggetto romantico.
Negli anni 1911-1914, Sara fu corteggiata da alcuni uomini, tra cui il poeta Vachel Lindsay, molto innamorato di lei a cui preferì Ernst Filsinger, un ammiratore della sua poesia nel dicembre del 1914, che le avrebbe garantito una sufficiente tranquillità economica e stabilità familiare, cosa che Vachel forse non avrebbe potuto.
La terza raccolta di poesie della Teasdale, "Fiumi verso il mare", fu pubblicata nel 1915 e fu un successo e ristampato più volte. Si trasferì a New York con suo marito, in un appartamento dell'Upper West Side di Central Park West. 
Nel 1918, la sua raccolta di poesie "Love Songs" (uscita nel 1917) vinse tre premi: il premio di Poesia della Columbia University Society, il Premio Pulitzer 1918 per la poesia e il premio annuale della Società di Poesia d'America.
Ma il marito era spesso ed a lungo via di casa per affari e il senso di solitudine di Sara si riaccese. Nel 1929, approfittando di uno dei lunghi viaggi di Ernst, Sara si trasferì in Missouri per tre mesi in modo da soddisfare i criteri per ottenere il divorzio informandone il marito solo su insistenza dei suoi avvocati.
Dopo il divorzio tornò a New York City, andando ad abitare a soli due isolati di distanza dalla sua vecchia casa in Central Park West e riprese la sua amicizia con Vachel Lindsay, che era ormai sposato con figli, ma visse il resto della sua vita come una semi-invalida. In quegli anni scoprirà la sua omosessualità, forse latente per troppi anni: un fardello troppo pesante per la sua fragile mente.
Nel 1933, si suicidò con un'overdose di sonniferi. Il suo amico Vachel Lindsay si era suicidato due anni prima. E 'sepolta nel cimitero di Bellefontaine a St. Louis.









I VERI INNAMORATI



Tacciono il proprio amore i veri innamorati:
Isotta ed Eloisa, nei giardini del cielo profumati,
Deirdre, Ginevra, Francesca e ogni amante fanciulla
preferiscono tacere, non parlare di nulla –
o se parlano, scelgono argomenti
di futile spessore, del tutto inconsistenti.

Ed una donna io stessa ho conosciuto
che amò d’amore sconfinato e muto
un solo uomo, lottando senza posa,
senza parlarne, indomita e orgogliosa.
Ma se udiva il suo nome anche per caso,
una luce le illuminava il viso.

Traduzione di Silvio Raffo



Those Who Love

Those who love the most,
Do not talk of their love,
Francesca, Guinevere,
Deirdre, Iseult, Heloise,
In the fragrant gardens of heaven
Are silent, or speak if at all
Of fragile, inconsequent things.

And a woman I used to know
Who loved one man from her youth,
Against the strength of the fates
Fighting in somber pride,
Never spoke of this thing,
But hearing his name by chance,
A light would pass over her face.


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