lunedì, 12 gennaio 2009
MI PIACI QUANDO TACI - PABLO NERUDA
Ancora Neruda, con una poesia di cui conoscevo l'esistenza, ma che non avevo ancora letto.
Se l'ho postata è perche mi piace molto, anche se devo chiedere perdono ad Annarita che ne ha messo uno stralcio nel suo blog. Da là è partita la mia ricerca ed il consueto appagamento per aver trovato qualcosa di veramente prezioso.
E' una poesia questa che vorrei conoscere a memoria, che vorrei copiare a mano per avere l'illusione di averla (tra)scritta proprio io, che vorrei leggere ad alta voce, con un cipiglio alla Foà, una voce alla Gazzolo - ma capirete che me ne manca la voce -, che vorrei vivere, facendo voto di silenzio purchè qualcuno mi dicesse:
MI PIACI QUANDO TACI
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla tubante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.
Me gustas cuando callas porque estás como ausente,
y me oyes desde lejos, y mi voz no te toca.
Parece que los ojos se te hubieran volado
y parece que un beso te cerrara la boca.
Como todas las cosas están llenas de mi alma
emerges de las cosas, llena del alma mía.
Mariposa de sueño, te pareces a mi alma,
y te pareces a la palabra melancolía.
Me gustas cuando callas y estás como distante.
Y estás como quejándote, mariposa en arrullo.
Y me oyes desde lejos, y mi voz no te alcanza:
déjame que me calle con el silencio tuyo.
Déjame que te hable también con tu silencio
claro como una lámpara, simple como un anillo.
Eres como la noche, callada y constelada.
Tu silencio es de estrella, tan lejano y sencillo.
Me gustas cuando callas porque estás como ausente.
Distante y dolorosa como si hubieras muerto.
Una palabra entonces, una sonrisa bastan.
Y estoy alegre, alegre de que no sea cierto.
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Felice, cara amica, di aver "provocato" questo tuo post, anche se il senso che ho dato alle parole prese in prestito da Neruda è completamente diverso, come ti ho spiegato da me. Tanto avrei voluto usare questa splendida poesia in altro modo! Ma..... ma ora è tempo di guardare avanti!.. Un forte abbraccio.
annarita59 |
pardon.... ma dove trova queste traduzioni "improbabili" e orrifiche?????
utente anonimo |
Sul Web. Hai fonti diverse? Parliamone.
Talvolta mi trovo davanti a dei versi che sembrano carta vetrata, che io avrei scritto diversamente, ma presumo che chi posta una poesia, lo faccia con amore, riportando fedelmente il testo tradotto, o indichi che è una propria traduzione.
Ed i traduttori non sono tutti Pivano o Lissu, Quasimodo o Ungaretti (e potrei continuare).
Il mio obiettivo è un contenitore di qualità (lascia perdere le cose mie. quelle dovrebbero rappresentare il punto nero del tutto) e di sostanza: aiutami, se pensi che ne valga la pena, segnalandomi la traduzione migliore.
Grazie del tuo contributo, comunque.
NATACARLA |
farfalla turbante è un refuso per tubante
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione. Provvederò a correggere, ma se trovi altri refusi, non esitare a indicarmeli.
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