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lunedì 25 aprile 2016

25 aprile 2016






"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione."

Piero Calamandrei (Firenze, 21 aprile 1889 – Firenze, 27 settembre 1956)


giovedì 24 dicembre 2015

NATALE 2015


Non riprodurre un passo del Vangelo o un brano di letteratura sulle sacre scritture questa volta è voluto.
Natale non è il giorno da festeggiare dopo il 24 dicembre, che non importa andare in chiesa alla messa di mezzanotte se poi non credi davvero, che la croce e gli altri simboli della cristianità sono tanto più importanti quanto ci vengono contestati, che la tolleranza è giusta quando trovo tolleranza, che ogni persona è una risorsa per idee e saggezza. 
Il problema è che non si può dire proprio di tutti "Ecco, quello è un saggio...". E se un uomo non riesce a trasmettere se stesso e tutto quello che gli è stato insegnato in modo di contribuire alla Vita, credo sia una persona sprecata, senza senso e senza utilità. 
Penso a quelle che uccidono, ma anche a quelle che non ascoltano perchè si ritengono superiori alle altre (o magari ne hanno paura) perchè anche queste ultime, in fondo, uccidono.
Io spero ancora di non dover più vedere scene come quelle di Parigi, ma nemmeno quelle della Tunisia, del Kuwait. Spero che non si debba più leggere di donne e bambini affogati per i viaggi della speranza, in fuga da una realtà che fa più paura del mare. 




Il presepe più antico del mondo si trova nella Basilica di Santa Maria Maggiore. E' un'opera realizzata da Arnolfo di Cambio nel 1291, su commissione di Papa Niccolò IV.


«Tanti auguri ai fabbricanti di regali pagani! Tanti auguri ai carismatici industriali che producono strenne tutte uguali!
Tanti auguri a chi morirà  di rabbia negli ingorghi del traffico e magari cristianamente insulterà  o accoltellerà  chi abbia osato sorpassarlo o abbia osato dare una botta sul didietro della sua santa Seicento!
Tanti auguri a chi crederà  sul serio che l’orgasmo che l’agiterà  – l’ansia di essere presente, di non mancare al rito, di non essere pari al suo dovere di consumatore – sia segno di festa e di gioia!
Gli auguri veri voglio farli a quelli che sono in carcere, qualunque cosa abbiano fatto (eccettuati i soliti fascisti, quei pochi che ci sono); è vero che ci sono in libertà  tanti disgraziati cioè tanti che hanno bisogno di auguri veri tutto l’anno (tutti noi, in fondo, perché siamo proprio delle povere creature brancolanti, con tutta la nostra sicurezza e il nostro sorriso presuntuoso).
Ma scelgo i carcerati per ragioni polemiche, oltre che per una certa simpatia naturale dovuta al fatto che, sapendolo o non sapendolo, volendolo o non volendolo, essi restano gli unici veri contestatori della società. Sono tutti appartenenti alla classe dominata, e i loro giudici sono tutti appartenenti alla classe dominante».

Pier Paolo Pasolini - Saggi sulla politica e sulla società


giovedì 4 settembre 2014

Citazioni: Julio Cortazar

Quanche tempo fa, ad un raduno di amici poeti, è stato espresso lo stesso concetto.
Ricordo di aver iniziato la frase e qualcuno - non so chi - la finì al posto mio.
Oggi l'ho ritrovata scritta dal mio caro Julio.




A me piace scrivere per me, ho quaderni su quaderni, versi e persino un romanzo, ma quello che mi piace è scrivere e quando finisco è come quando uno si lascia ricadere di fianco dopo aver goduto, viene il sonno e il giorno dopo ci sono già altre cose che battono alla finestra, scrivere è questo, aprire le persiane e che entrino, un quaderno dopo l'altro...

Tango di ritorno - Tanto amore per Glenda - Julio Cortazar 



mercoledì 1 maggio 2013

1° MAGGIO con SAN FRANCESCO D'ASSISI








Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista

 
San Francesco D’Assisi

domenica 3 marzo 2013

CITAZIONI: CESARE PAVESE







Ogni poeta s'è angosciato, meravigliato e ha goduto. L'ammirazione per un gran passo di poesia non va mai alla sua stupefacente abilità ma alla novità della scoperta che contiene. Anche se proviamo un palpito di gioia a trovare un aggettivo accoppiato con riuscita a un sostantivo, che mai si videro insieme, non è stupore all'eleganza della cosa, alla promessa dell'ingegno, all'abilità tecnica del poeta che ci tocca, ma meraviglia alla nuova realtà portata in luce.

(Cesare Pavese - Il mestiere di Vivere - 9 ottobre 1935)




lunedì 9 gennaio 2012

da I QUADERNI DI MALTE LAURIDS BRIGGE - RAINER MARIA RILKE

Strana idea quella che il silenzio possa fare paura. Immagino dipenda da quanto a lungo perduri, da  quanto si desideri ascoltare una qualche voce che ci somigli oppure da quanto si sta mene con noi stessi. Certo è che l'uomo non è stato fatto per stare da solo. Forse per una atavica paura del buio, si è inventato quell'insieme di suoni che ha chiamato parole, ha iniziato ad usarle per confortarsi ed ha continuato, trovandone di nuove per spiegare ogni balzana idea che gli correva in testa.
Da allora ha fatto progressi enormi,  inventandosi anche un sistema per farsi ascoltare ed apprezzare anche a chi non avrebbe potuto. Valevano la pena tutti quegli incredibili sforzi, io credo, se adesso possiamo leggere gli Omero, i Talete, i Pitagora, le iscrizioni egizie, i canti di Saffo, le testimonianze dei Vangeli e certe forme di poesia, fino ad arrivare all'ultima, quella che stanno scrivendo in questo momento.
Ma per questa sera mi soffermerei sulle parole di Rainer, su questo silenzio in particolare.





11 settembre, rue Tonllier


"..........Ma c'è, qui, qualcosa di più pauroso: il silenzio. Io credo che nei grandi incendi arrivi talvolta un istante così, di estrema tensione, i getti d'acqua ricadono, i pompieri non si arrampicano più, nessuno si muove. Senza suono un cornicione nero comincia a muoversi, lassù, e un'alta parete dietro la quale il fuoco si leva furioso si inclina, senza suono. Tutti ristanno e con la testa insaccata fra le spalle, i volti tutti raccolti negli occhi, aspettano il colpo terribile. Così è qui il silenzio. Io imparo a vedere. Non so perché tutto penetra in me più profondo e non rimane là dove, prima, sempre aveva fine e svaniva. Ho un luogo interno che non conoscevo. Ora tutto va a finire là. Non so che cosa vi accada.
Oggi ho scritto una lettera e d'improvviso mi sono reso conto d'essere qui solo da tre settimane. Tre settimane altrove, per esempio in campagna, potevano essere un giorno, qui sono anni. Non voglio più scrivere neppure una lettera. Perché devo dire a qualcuno che sto mutando in me? Se muto, non resto quello che ero, e se sono qualcosa di diverso da prima, è chiaro che non ho più conoscenti E a gente estranea, a gente che non mi conosce, mi è impossibile scrivere.
"


sabato 26 novembre 2011

EMOZIONI: da LE ONDE di VIRGINIA WOOLF

sabato, 27 agosto 2011
EMOZIONI: da LE ONDE di VIRGINIA WOOLF
 
Due parole soltanto su questo post che inaugura le "Emozioni" , cioè dei passaggi di non-poesia, altamente poetici, almeno secondo il mio metro, il mio momento ed il libro che sto leggendo.
Non ci sarà nessun mio scritto a corredo. Quel che riporto, dovrebbe essere in grado di scuotere chi legge, oppure no. Ma le mie parole non faranno la differenza.






<< Ma quando ci sediamo accanto, vicini, - disse Bernard, - ci dissolviamo l’uno nelle frasi dell’altro. Una nebbia ci avvolge. Si crea un mondo immateriale>>.
<<Vedo il maggiolino, - disse Susan.- E’ nero, lo vedo; no, è verde, io mi attacco a ogni parola. Tu invece con le parole e con le frasi divaghi, scivoli via, ti sollevi sempre più in alto>>.


Virginia Woolf – Le Onde - Einaudi


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domenica 20 novembre 2011

CITAZIONI: dal film 21 GRAMMI

domenica, 05 dicembre 2010
CITAZIONI: dal film 21 GRAMMI






Quante vite viviamo... quante volte si muore?
Si dice che nel preciso istante della morte tutti perdiamo 21 grammi di peso, nessuno escluso.
Ma quanto c'è in 21 grammi?
Quanto va perduto? Quando li perdiamo quei 21 grammi?
Quanto se ne va con loro?
Quanto si guadagna? Quanto si guadagna?
21 grammi... il peso di 5 nichelini uno sull'altro... il peso di un colibrì, di una barretta di cioccolato...
Quanto valgono 21 grammi?


giovedì 17 novembre 2011

CITAZIONI : HESSE

mercoledì, 21 ottobre 2009
CITAZIONI : HESSE

http://www.redorbit.com/modules/reflib/article_images/4_33609f8ebef994f54be143abe0bef9f4.jpg



E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete,
tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia,
tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,era la musica della vita.


Hermann Hesse - Siddharta