sabato 19 novembre 2011

TIMIDEZZA - PABLO NERUDA

sabato, 02 gennaio 2010
TIMIDEZZA - PABLO NERUDA
 
Una intima confessione quella di pablo, un modo di dire Sono qui ma anche non sono importante, continuate pure a vivere senza di me.
Non è forse questa la timidezza? Bramare di essere brillanti, interpellati, salutati ed invidiati da tutti.
Chi non ne ha sofferto da adolescente? Gaffes su gaffes e non trovare nessun buco nel quale nascondersi.
Ma poi arriva l'età adulta (grazie a Dio) ed allora si impara che il non parlare diventa un punto di forza, anzichè una debolezza e si incontrano persone che hanno altrettanta voglia di nascondersi quanto la nostra.






TIMIDEZZA


Appena seppi, solamente, che esistevo
e che avrei potuto essere, continuare,
ebbi paura di ciò, della vita,
desiderai che non mi vedessero,
che non si conoscesse la mia esistenza.
Divenni magro, pallido, assente,
non volli parlare perché non potessero
riconoscere la mia voce, non volli vedere
perché non mi vedessero,
camminando, mi strinsi contro il muro
come un’ombra che scivoli via.
Mi sarei vestito
di tegole rosse, di fumo,
per restare lì, ma invisibile,
essere presente in tutto, ma lungi,
conservare la mia identità oscura,
legata al ritmo della primavera.




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#1  20 Gennaio 2010 - 05:43
Alcuni poeti stupiscono sempre, in ogni cosa che dicono, in ogni lato che mostrano. Ciò li rende giganti della parola, sacerdoti dell'emozione, uomini particolari, voci riverberanti.
Lui è uno di loro.
Ciao, Bit

Tupak

#2  20 Gennaio 2010 - 08:12
Bit: hai fatto poesia!
Carla

NATACARLA

#3  24 Novembre 2010 - 17:37
Bella poesia anche perchè la timidezza è presente molti giovani che però devono imparare a neutralizzarla e questa poesia mi ha fatto capire qualcosa di più sulla timidezza.Ripeto è una splendida posia.
Doc
utente anonimo

#4  24 Novembre 2010 - 21:24
Doc, benvenuto alla mia selezione di splendide poesie, ma tralascia di leggere  le mie.....

NATACARLA




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