domenica 2 marzo 2014

PASSEGGIANDO TRA MEMORIE - UMBERTO CROCETTI




Nella vita caotica di tutti i giorni, avere un buon libro di poesie nella borsa, col segnalibro che indirizza alla prossima lettura nella pausa pranzo tra un lavoro e un lavoro, è... confortante, anche se, alla fine, il volume risente di questa permanenza non proprio adatta.
Ultimamente nella mia borsa c'è una raccolta di versi di Umberto Crocetti, che torna a pubblicare poesie in un volume dal titolo emblematico: L'isola riemersa. Perché emblematico? Ma perché l'isola non è solo quell'habitat intatto della mitologia greca evocato dalla prefatrice, ma è soprattutto quello spazio da cui ognuno di noi è attorniato, fatto di timori, pensieri, incertezze. E' quell'essere “soli sul cuore della terra” di Quasimodo, sono le spiagge “dove fanno male le orme del naufrago” di Piqueras. E' l'autore stesso che emerge di nuovo con i suoi testi meditativi, dedicati, colmi di ricordi, in modo graduale e dolce per dar modo a fauna e flora di adattarsi, di rifugiarsi ancora dentro l'acqua o ...seccare. E' un viaggio che si apre con La linea di partenza, splendido inizio tra le poesie che l'autore ci aveva anticipato e si chiude con un Inchiostro, per me inedita ma subito amata, entrambe rivelatrici del modo di concepire il proprio mondo poetico.
Un viaggio dicevo tra istanti sospesi, tra piogge e labbra su cui indugiano parole e grida, promesse e menzogne, che passa tra gli amici, tra il candore dei figli - specchio del proprio - e ricco di intuizioni sorprendenti. E alla luce di recenti “conversazioni” devo dire che grazie a Dio c'è chi fa ancora una poesia come questa, chi riesce ancora a mettere contenuti nelle pause, ad avere dubbi sui propri testi; grazie a Dio c'è chi parla senza quegli assoluti che nascondono profonde insicurezze e umana pochezza.
Come mi è capitato in occasione della presentazione del precedente libro di Umberto, sono stata a lungo incerta su quale testo inserire, cambiando idea molte volte (almeno una per ogni cambio di pagina) poi ho scelto quella dov'era rimasto il mio foglio con gli appunti. Una poesia molto apprezzata per quelle intuizioni di cui parlavo prima, per la chiusa definitiva, per l'atmosfera (i critici lo direbbero afflato) che si respira e quel non detto che tuttavia è lì, scritto con parole chiare.





Umberto Crocetti è nato a Catanzaro nel 1958, vive in Puglia, dove svolge la sua attività di medico.
Tra le precedenti pubblicazioni ricordiamo: Apologia di un poeta (1984), Rubettino, Il canto delle bambole (2009) e Il dialogo remoto (2010), entrambe edite dal Masso alle fate Edizioni.
Il nuovo volume è edito ancora da Rubettino Editore.


Caffé Giubbe Rosse di Firenze- dalla loro pagina Facebook


PASSEGGIANDO TRA MEMORIE


"La morte ci coglierà di sorpresa" dissi
ed era giugno, e avevi gli stessi occhi
e lo stesso sorriso di quel giorno,
seduti ad un Caffé, in una piazza di 
Firenze, quando stretta al mio braccio
tra i molti, a Ponte Vecchio,
mi sussurravi che anche il tuo era amore.

Oltre quella città tanti furono i luoghi,
tanti i Caffé dove si fermò il passo,
molte le poesie, tra le labbra e le dita
mentre la verità cercava casa
nella mia bocca spalancata sul tuo nome. 



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