sabato 19 novembre 2011

ABBIAMO PASSATO LA NOTTE - PAUL ELUARD

domenica, 02 maggio 2010

ABBIAMO PASSATO LA NOTTE - PAUL ELUARD

Imperdonabile, direi, non aver inserito nessun altra poesia di questo autore dopo il primo post di presentazione.
Qui ci viene proposta una nuova visione di donna; simile a quella di Hesse.
Come lui ha uno stile di scrittura colloquiale, come lui ci dice di un pezzetto della sua esperienza.
Ma questa donna è schietta e bisognosa, una donna da proteggere, non dalla quale essere protetti.
Entrambe affascinano, per opposti motivi ad opposte personalità.







ABBIAMO PASSATO LA NOTTE

Abbiamo passato la notte, ti tengo la mano, io veglio
ti sostengo con tutte le mie forze
incido su una pietra la stella delle tue forze
solchi profondi dove scaturirà la bontà del tuo corpo.
Ascolto in me la tua intima voce, la tua voce per gli
altri
e rido ancora di quell'orgogliosa 

che tratti come una mendicante,
dei folli che rispetti, degli ingenui in cui credi
e nella mia testa che a notte dolcemente si accorda con la tua.
Mi meraviglio della sconosciuta che diventi,
una sconosciuta che ti assomiglia e assomiglia a tutto ciò che amo,
che sempre si rinnova.


- 1936 - 



Nous avons fait la nuit


Nous avons fait la nuit je tiens ta main je veille
Je te soutiens de toutes mes forces
Je grave sur un roc l'étoile de tes forces
Sillons profonds où la bonté de ton corps germera
Je me répète ta voix cachée ta voix publique
Je ris encore de l'orgueilleuse
que tu traites comme une mendiante
Des fous que tu respectes des simples où tu te baignes
Et dans ma tête qui se met doucement d'accord avec la tienne avec la nuit
Je m'émerveille de l'inconnue  que tu deviens
Une inconnue semblable à toi, semblable à tout ce que j'aime
Qui est toujours nouveau.


- 1936 -

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