sabato 26 novembre 2011

ANCORA - MARIO BENEDETTI

martedì, 01 novembre 2011

 
"Durante il mio esilio in Messico e in Costa Rica ricordavo intere notti passate a leggerlo avidamente. La sua poesia mi faceva riappacificare con me stessa. Gli dissi che i suoi poemi erano come il grilletto di una pistola che mi esplodeva dentro e mi riempiva di parole, di echi. Non c’era volta che lo leggessi senza farmi possedere dal desiderio di scrivere poemi anche io. Mi apriva la strada verso un’intimità che mi rivelava cose di me stessa che ignoravo prima di leggerlo."
In queste toccanti parole sta il ricordo con cui Gioconda Belli ha voluto testimoniare il suo incontro con Mario.
Un incontro con le sue parole, ma che poi ha concretizzato e trasformato in una calda amicizia.
Ho voluto riportare un passo di un suo più ampio scritto, QUI riportato integralmente, perchè non sono riuscita a distaccarmene. Ho aperto e richiuso la pagina più volte, leggendo e tornando a leggere e meravigliandomi di come un autore possa suscitare tali emozioni e di come e con quanta intensità si possano percepire.
La poesia di Mario è quieta, limpida, trasparente e lirica. Non si perde in inutilismi aulici, nè si gingilla con versi consueti e logori, con leziosità ingenue. Riesce ad essere di tutti, affrontando temi sociali, di vita, d'amore.
Il sudamerica si conferma sempre più una miniera ricca di echi e di voci.






ANCORA


Non ci credo ancora
stai arrivando accanto a me
e la notte è un pugno
di stelle e di allegria
palpo gusto ascolto e vedo
il tuo volto il tuo passo lungo
le tue mani e tuttavia
ancora non ci credo
il tuo ritorno ha tanto
a che vedere con te e con me
che per cabala lo dico
e per i dubbi lo canto
nessuno mai ti rimpiazza
e le cose più triviali
si trasformano in fondamentali
perché stai tornando a casa
tuttavia ancora
dubito di questa fortuna
perché il cielo di averti
mi sembra fantasia
però vieni ed è sicuro
e vieni col tuo sguardo
e per questo il tuo arrivo
rende magico il futuro
e ancorché non sempre abbia capito
le mie colpe e i miei disastri
invece so che nelle tue braccia
il mondo ha senso
e se bacio l'audacia
e il mistero delle tue labbra
non ci saranno dubbi né cattivi sapori
ti amerò di più
ancora.






TODAVIA

No lo creo todavía
estás llegando a mi lado
y la noche es un puñado
de estrellas y de alegría
palpo gusto escucho y veo
tu rostro tu paso largo
tus manos y sin embargo
todavía no lo creo
tu regreso tiene tanto
que ver contigo y conmigo
que por cábala lo digo
y por las dudas lo canto
nadie nunca te reemplaza
y las cosas más triviales
se vuelven fundamentales
porque estás llegando a casa
sin embargo todavía dudo
de esta buena suerte
porque el cielo de tenerte
me parece fantasía
pero venís y es seguro
y venís con tu mirada
y por eso tu llegada
hace mágico el futuro
y aunque no siempre he entendido
mis culpa y mis fracasos
en cambio sé que en tus brazos
el mundo tiene sentido
y si beso la osadía
y el misterio de tus labios
no habrá dudas ni resabios
te querré más
todavía.



Pensavo. Questa poesia di Mario Benedetti, che nella sua stesura in lingua originale ha una costruzione in rima chiusa (ABBA), nella versione italiana ne restano solo pochi rimasugli, a scapito del ritmo. 
I traduttori hanno fatto un ottimo lavoro, al mio orecchio, sul senso, la scorrevolezza e l'interpretazione ultima del poeta. Purtroppo è il prezzo che ancora si paga per non avere una unica lingua. 
Pensavo. Ci voleva un Mario Benedetti per farmi apprezzare la rima. Un vero peccato averlo capito così tardi.  
A questo LINK potete ascoltare una lettura della poesia nella sua versione originale.


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#1                                                          02 Novembre 2011 - 14:47

Fantastica, hai proprio ragione. Ci sono semplicità e trasparenza tali che non puoi non emozionarti leggendo.
Bella pubblicazione.

GRICIO






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