domenica 20 novembre 2011

COMMIATO - NIKOLA VAPTZAROV

domenica, 17 ottobre 2010
COMMIATO - NIKOLA VAPTZAROV

Il furore di un ideale riesce a sostenerti in una decisione che ti porterà a perdere la vita,  se non sei un pavido, se hai poco o niente da perdere.
Ma se hai degli affetti, se sai che la tua perdita sarà causa di dolore perenne, quali parole userai  per dare l'addio in quel caso, se ne avessi l'opportunità?






Nikola Vaptzarov è nato a Bansko, un paese della Bulgaria sud-occidentale, il 7 dicembre 1909 ed è caduto sotto il piombo fascista del plotone d'esecuzione il 23 luglio del 1942. Aveva dunque solo 33 anni. La sua breve vita è ricca di esperienze: studente di liceo, allievo della Scuola Nautica di Varna, operaio, macchinista di locomotive, fabbricatore di ordigni esplosivi per la lotta contro i nazisti che avevano invaso il suo paese, dirigente politico del Partito operaio bulgaro. La sua prima e unica raccolta di versi, I canti del motore (Motorni Pesni), vede la luce nel 1940. Ma come poeta era già noto almeno dal 1935 col nome di Nicola Ioncov.

Avendo preso parte all'azione per la pace all'inizio della guerra, è arrestato una prima volta nel 1941. Rilasciato per mancanza di prove a suo carico, riprende l'attività di cospiratore e dì artificiere al fianco del colonnello Zvetan Radoinov, uno dei capi della Resistenza. Il secondo arresto avviene al principio dell'anno seguente. Per quattro mesi è torturato perché denunci i compagni, ma Vaptzarov parla solo per assumere su di sé ogni responsabilità:

"Sono un antifascista, un figlio della mia Patria e odio gli invasori hitleriani: per questo faccio parte della Resistenza". La sentenza di morte è eseguita al campo di tiro della Scuola Ufficiali nei pressi di Sofia.
Biografia tratta da "21 poeti bulgari fucilati" a cura di M. De Micheli







COMMIATO
(a mia moglie)

Visiterò talora il tuo sogno
come un ospite intruso, inatteso.
Non mi lasciare sulla strada, fuori,
e non serrare le tue porte.

Silente entrerò. Seduto calmo,
il buio fisserò per percepirti.
E dell’immagine di te ricolmo,
ti bacerò per subito svanire.


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#1  26 Ottobre 2010 - 12:13

stupenda, una di quelle cose che avrei voluto scrivere io.
Bella scelta Carla. Come sempre.
Saverio
GRICIO


#2  26 Ottobre 2010 - 19:07

Quello che scrivi tu non si discosta poi molto da questa poesia di Nikola.
Il tuo modo di fare poesia è solo diverso.
Carla
NATACARLA

#3  25 Febbraio 2011 - 21:03

Una delle più meravigliose poesie bulgare! Peccato che si perde la magia in italiano.... Blue
utente anonimo

#4  25 Febbraio 2011 - 22:30

Anche in questa versione ha una sua magia.
Ne hai una traduzione diversa?
Mi piacerebbe leggerla.
Carla

NATACARLA

#5                                                                                                                   25 Febbraio 2011 - 22:52
...ho soltanto la versione originale.. cioé quella bulgara....
Bellissima anche la scelta delle poesie di Blaga Dimitrova su questo spazio leggero e sognante che stai creando qui... non sapevo che erano tradotte in italiano... adesso le ho trovate anche su: http://www.bulgaria-italia.com/bg/info/poesia/blaga_dimitrova/default.asp
Blue
utente anonimo





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