domenica, 14 marzo 2010
L'ARMADIO - GIANNI GRILLO
Ma Gianni sa che questa poesia mi è sempre piaciuta molto, fin dalla sua pubblicazione in un sito di poesia da dove poi venne cancellata.
Non ero mai riuscita a fargli capire quale fosse.
Poi la sua scelta è caduta lì di nuovo, per un nuovo inserimento ed a questo punto salvarla era d'obbligo.
In questa poesia ha impresso una atmosfera permeata di assenza. Ci trasporta come presenze invisibili in quella stanza e avvertiamo con lui l'oppressione di quel vuoto, fino all'idea di poter aprire l'armadio dei ricordi per ripensare a quell'abbraccio che si potrebbe indossare di nuovo.
La trovo una splendida immagine.
Ed a proposito di immagini... avrei preferito un armadio socchiuso e non escludo di modificarne l'immagine, prima o poi.
L'ARMADIO
A fare il buco non sono i tuoi baci
né la passione delle grandi labbra
Mi mancano i tuoi teneri abbracci
la cinta delle mani compiacenti
che m'illusero di consapevolezza
Il tuo corpo nella sua interezza
che mi coprì d'affettuosa stretta
Se penso che mai più troverò la stanza
né le mie orecchie udranno ancora
la rumorosa attesa fuori dalla doccia
il vuoto mi preme come una mancanza
e basterà il ricordo a farmi impazzire
Fortuna che conosco bene il posto
dov'è rinchiuso il senso della vita
Mi basta appena aprire quell'armadio
per trovarvi appeso il tuo abbraccio
come peliccia da indossare all'istante
se solo dovessi pensare che è finita.
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Gianni, Gianni....
E' l'amicizia che ti fa parlare così, ma io non me ne lamento.
Le persone come te sono rare anche se in pochi lo comprendono e lo sanno apprezzare.
NATACARLA |
Voglio ringraziarti pubblicamente. E' da quando conosco te che le mie cose, filtrate dalla tua sensibilità, mi fanno sentire "poeta".