sabato 19 novembre 2011

LEGGIMI ...ANCORA - MASSIMO MILANI

venerdì, 11 dicembre 2009
LEGGIMI ...ANCORA - MASSIMO MILANI 

Mi dispiace di aver lasciato sguarnito del mio consueto preambolo questo post; l'orologio stamani mi ha tradito. Ma in fondo, quali parole migliori di quelle del suo autore?
Quando ho letto per la prima volta la poesia  ho avuto proprio davanti agli occhi  l'immagine dell'uomo che scrive, con fare sicuro e deciso, senza indecisioni nè cancellature.
"Semplicità e forza delle parole": è quello in cui credo anch'io Max, da sempre, anche prima di motteggiarmi poeta.


http://web.tiscali.it/anaquer/donna%20che%20legge.jpg



LEGGIMI ... ANCORA



Guardare quell’inchiostro
che lento prende forma
per regalarti le parole
che domani leggerai.
E’ l’istinto che s’accende
che muove questa mano
a carezzar pagine bianche
come fossero la Tua pelle.
Tiranno il nostro tempo
vissuto con ardui passi
per colmare le distanze
in un unico batter d’ali.
Nel silenzio della notte
il ricordo è melodia
e lo scandire delle ore
disperde di noi il profumo.
Su dai, leggimi ancora
affinché io possa
nei Tuoi pensieri
accarezzarti ancora.


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#1  11 Dicembre 2009 - 07:50
E',molto interessante il tuo blog....continuerò a leggere ....penso all'infinito.

Marpie

#2  11 Dicembre 2009 - 15:27
Cara Carla, è bello trovare qui esposti questi versi, essi rappresentato l’affetto sincero ed intenso che si esprime attraverso la semplicità e la forza delle parole, e dei pensieri che ne scaturiscono; un modo forse antico ma sempre valido per trasmettere in via epistolare, annullando ogni distanza, il valore ... e perché no … il profumo, di un’amicizia o di un amore. Grazie per l’attenzione, per i consigli ed anche per la Tua Amicizia. Massimo Milani (max61)

max61


#3  11 Dicembre 2009 - 20:52
@ Marpie: Benvenuta! Hai scritto un commento estremamente lusinghiero: GRAZIE. Vieni tutte le volte che vuoi, portando amici. Fatti sentire, se credi, lasciando tracce del tuo passaggio, apprezzando, contestando o  riscrivendo  le tue versioni.

@ Max: Hai ragione. Abbiamo perso il gusto di scrivere una lettera. Adesso è più immediato prendere il telefono e sentirsi quando ci veniamo a mente.
Ma vuoi mettere l'atmosfera di attesa, il conto dei giorni, il pensiero del tragitto che sta compiendo quella busta che hai spedito e quella che deve tornare a te, con le parole che aspetti o che temi di sentire.
Quel tempo a noi è mancato eh, Max?
Noi viviamo circondati dal materialismo, ma in realtà siamo dei nostalgici romantici.
Per fortuna, direi.


NATACARLA

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