sabato 26 novembre 2011

L'ORA DI RESTARE - JUAN VICENTE PIQUERAS

mercoledì, 06 luglio 2011
L'ORA DI RESTARE - JUAN VICENTE PIQUERAS
 
Visto che qualche giorno fa ci sono state moltissime visite al blog, con una stringa di ricerca del nome "Juan Vicente Piqueras", oppure "Vigilia di Restare" (il post ha avuto ben quaranta visite e non mi capacito ancora del perchè, anche se la poesia merita veramente più di una lettura), vi propongo una versione leggermente diversa della poesia stessa, a opera dell'autore.
Inserita nel suo libro PALME, Edizioni Empiria, nonostante le parole delle due poesie siano quasi identiche, in questa c'è una situazione o meglio determinazione diversa dell'autore, una sfumatura rilevabile - ed apprezzabile - anche da un diverso tono di lettura.
I presupposti sono identici,
"Tutto è pronto:....."
ma qui Juan è pronto ad affrontare il suo viaggio, perchè adesso ha
"... il come, il quando, il dove,..."
E non c'è orizzonte che possa fare paura dentro "La nave di noi". Qui è appena abbozzata l'idea che poi riprende già dal titolo, in una successiva poesia, che avevo già postato.
Non c'è nessuno che mi sciolga la curiosità di quella concentrazione di ricerche??
Incidentalmente, è uscito in Spagna un suo nuovo libro di poesie La hora de irse, edito da Hiperión. Per chi si diletta con la lingua madre dell'autore, sono sicura che sarà una buona lettura.






L'ORA DI RESTARE

Tutto è pronto: la valigia,
le camicie, le mappe, la mutua speranza.

Mi spolvero le palpebre
Ho messo all'occhiello
la rosa dei venti.

Tutto è pronto: il mare, l'atlante, l'aria.

Ho il come, il quando, il dove,
un diario di bordo, le carte
di navigazione, venti a favore,
il coraggio e qualcuno che mi ama
come non so amarmi io.

La nave di noi, gli sguardi,
i pericoli, le mani incantate,
il filo ombelicale dell'orizzonte
che sottolinea questi versi sospesi...

Tutto è pronto. Sul serio. Andiamo






LA HORA DE QUEDARSE

Todo está preparado: la maleta,las camisas, los mapas, la mutua esperanza.

Me estoy quitando el polvo de los párpados.
Me he puesto en la solapala rosa de los vientos.

Todo está a punto: el mar, el aire, el atlas.

Ya tengo el como,  el cuándo,
el adónde, un cuaderno de bitácora,
cartas de marear, vientos propicios,
valor y alguien que sabe
quererme como no me quiero yo.

La nave de nosotros, las miradas,
los peligros, las manos del asombro,
el hilo umbilical del horizonte
que subraya estos versos suspensivos...

Todo está preparado. En serio. Vamos.









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#1  07 Luglio 2011 - 13:01
che versi meravigliosi.
Ah il viaggio, che fascino....la preparazione, il sogno,,,, è tutto lì, più ancora che nella mèta.
Grazie del bell'inserimento Carla.
utente anonimo

#2  07 Luglio 2011 - 13:03
si, vabbè.....gricio of course
:)

utente anonimo

#3  07 Luglio 2011 - 19:26
Si, vabbè, ma tu loggarti mai, vero??
Sono d'accordo sulla praparazione, ma è molto più soddisfacente farli i viaggi, anche se qui Juan parla di un altro tipo di viaggio.
A quando qualcosa di tuo?
E' tanto che sei assente.
Utente: NATACARLA NATACARLA

#4  07 Luglio 2011 - 21:49
Si, è un altro viaggio quello di cui parla il poeta, ma la liturgia è la stessa per tutti i viaggi. Credo. E dà tanto piacere la preparazione quanto il viaggio stesso. Tanto che una volta raggiunta la meta sembra finire tutta la magia. Come un campione nello sport: quando vinci le olimpiadi sai che inizia la china discendente, nulla potrà avere più lo stesso stimolo.
Bah.
E si, manco da un po', ma non sono rimasto con le mani in mano....:)

Utente: GRICIO GRICIO

#5  08 Luglio 2011 - 07:05
Parliamone, Grix. Forse non ho visto tutto quello che hai scritto.
Utente: NATACARLA NATACARLA

#6  31 Ottobre 2011 - 12:06
Onestamente non ho idea di dove tu abbia trovato la versione della poesia che hai riportato sopra. Tanto in Palmeras ed. Puerta de Mar, Malaga, 2007 p.16 come nella raccolta Mele di Mare ed. Le lettere, Firenze, 2003, p. 36 la poesia a cui fai riferimento si intitola Vísperas de quedarse e il testo non corrisponde. Se per cortesia puoi dare un riferimento bibliografico più preciso ai tuoi lettori, me incluso perchè sono curioso di consultare la tua fonte. Grazie. 
utente anonimo


#7  31 Ottobre 2011 - 20:26
Ciao Anonimo, ti indico la mia fonte.
Il libro è PALME, Edizioni Empiria 2005.
Trovi la poesia alla pagina 75 ed ha, a fronte, la versione in lingua che ho riportato in calce al post.
Visperas de quedarse (Vigilia di restare) invece appare, oltre alla raccolta MELE DI MARE da te citata, anche nello stesso libro che ti ho indicato, ma a pagina 23.
Come ho evidenziato nella mia introduzione, sono due momenti diversi della sua vita. Strano, vero?
Io ho il libro Mele di Mare che la riporta, ma non ho acquistato l'ultimo che ha pubblicato in Spagna, dato che è nella sua lingua.
Mi pare di capire che invece tu abbia un testo spagnolo. Probabilmente per te sarebbero più fruibili.
Io speravo ne uscisse una versione tradotta, ma penso che Juan sia alle prese con altro.
Mi piacerebbe che tu mi lasciassi le tue impressioni sull'autore. Scrivimi, se vuoi anche in privato al riferimento "MAIL" che dondola sotto a tutti i bottoni di Splinder.
Carla
Utente: NATACARLA NATACARLA






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