sabato, 04 settembre 2010
n. 84 - GIAN PIETRO TESTA
Stavolta posto una poesia senza averne avuto il preventivo assenso.
Ma è circolata così tanto (vedi la cartolina nella foto con la poesia che qui propongo) che io mi perdono: spero che l'autore faccia altrettanto, ma non sono riuscita a contattarlo.
Questa è nata ed è inserita nel libro ANTOLOGIA PER UNA STRAGE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980, Minerva Edizioni 2005.
Un libro strutturato come la Antologia di Spoon River di Masters: 84 poesie, una per ogni vittima della strage alla stazione di Bologna.
Perchè postarla oggi?
Per commemorare un'altra strage, quella di cui ieri ricorreva il terzo anniversario, quella di Beslan.
Le stragi sono stragi.
Cambiano i nomi dei luoghi, delle vittime ed i numeri totali.
Il dolore che aleggia è uguale.
Dovremmo pensarci anche quando non è giorno di ricorrenza, come fanno i familiari.
Ma è circolata così tanto (vedi la cartolina nella foto con la poesia che qui propongo) che io mi perdono: spero che l'autore faccia altrettanto, ma non sono riuscita a contattarlo.
Questa è nata ed è inserita nel libro ANTOLOGIA PER UNA STRAGE. BOLOGNA 2 AGOSTO 1980, Minerva Edizioni 2005.
Un libro strutturato come la Antologia di Spoon River di Masters: 84 poesie, una per ogni vittima della strage alla stazione di Bologna.
Perchè postarla oggi?
Per commemorare un'altra strage, quella di cui ieri ricorreva il terzo anniversario, quella di Beslan.
Le stragi sono stragi.
Cambiano i nomi dei luoghi, delle vittime ed i numeri totali.
Il dolore che aleggia è uguale.
Dovremmo pensarci anche quando non è giorno di ricorrenza, come fanno i familiari.
n. 84
E io sono Maria,
mia piccola bimba,
e non sono scomparsa.
Mi cerchino pure,
io sono nel cuore.
Non sono scomparsa
e nemmeno dispersa,
non sono fuggita.
Io sono la brezza leggera
del marinaio che rientra,
mia piccola bimba,
sono diventata coscienza
che non si può toccare.
Per chi mi vuole
io sono la libertà,
per chi mi cerca
io sono giustizia.
Nessuno m’ha ucciso,
mia piccola bimba,
io sono un’idea,
un’umile idea
che fa grande
il lungo cammino dei giusti.
(dedicata a Maria Fresu, la vittima della quale non fu trovato nemmeno il corpo, letteralmente polverizzato dall’esplosione)
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