domenica 20 novembre 2011

NOTIZIE A GIUSEPPINA DOPO TANTI ANNI - MARIO LUZI

domenica, 22 agosto 2010
NOTIZIE A GIUSEPPINA DOPO TANTI ANNI - MARIO LUZI
 
Endecasillabi raggruppati senza vincoli di rima in stanze di cinque versi.
Ma che serve rilevare certi aspetti dello stile di scrittura di un autore?
Lasciamolo a chi studia, agli insegnanti amanti della poesia, che si beano di fare queste domande, magari per abbassare la valutazione dello studente che magari "non se lo merita un bel voto".
A me piace leggerle piano le poesie, gustandone l'armonia dei versi (sciolti per lo più) , ammirare gli accostamenti di parole che formano immagini ed  indovinarle quando queste sono solo suggerite.
E' come sedersi accanto al poeta e farsi raccontare di sè, con la sua poesia tutta.




Mario Luzi  nasce il 20 ottobre 1914 a Castello, in provincia di Firenze, da genitori maremmani: Ciro Luzi, impiegato ferroviario, e Margherita Papini, una delle figure centrali nella sua vita e produzione poetica — «I'ho visto in mia madre tutto quel mondo di religione contadina ed elementare ma introflesso e pensato e molto intensamente vissuto. Questo mi ha incantato in lei, al di là del grande affetto che ci legava. Mi affascinava il suo trasportare tutte le cose in una interiorità, che forse la società modesta in cui si viveva allora non sentiva come bisogno primario».
Compie i suoi studi liceali e universitari a Firenze, laureandosi  in Letteratura francese con una tesi su Mauriac che influisce molto sulle sue posizioni poetiche future, ed anche  se suo padre aspirava ad un altro tipo di lavoro per lui,  «visto che in questo mi ci trovavo bene, che ne traevo soddisfazione, che i risultati erano interessanti, ha compreso che per vivere e realizzarmi avevo bisogno di seguire questa strada, e ne è stato contentissimo».
Per qualche anno insegna nella scuole superiori; poi, dal '55, assume la cattedra di letteratura francese presso la facoltà di Scienze Politiche di Firenze.
E' considerato uno dei fondatori dell'ermetismo nonchè uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. I suoi esordi letterari risalgono agli anni prima della guerra (la prima raccolta risale al 1935), quando comincia a frequentare altri giovani poeti della scuola ermetica (Bigongiari, Parronchi, Bo) e collabora a riviste d'avanguardia come "Frontespizio" e successivamente a Parma dove si era trasferito per insegnare in un liceo, la rivista "Campo di Marte" Diretta dall'editore Vallecchi, che però avrà vita breve,
Tornato a Firenze, collabora ad altre due riviste fiorentine, «Letteratura» e «Paragone»,  anche queste con l'intento di interessare sempre più pubblico alla letteratura.
Una lunga carriera, quella di questo poeta, che non si è mai risparmiato.
Qualche giorno prima dei suoi novant'anni,  riceve dal Presidente della Repubblica, l'allora Carlo Azeglio Ciampi,  la nomina a Senatore a vita, in riconoscimento della sua grande attività poetica ed anche a parziale risarcimento di un Premio Nobel mai assegnato, nonostante ripetute candidature. Ma il titolo risarcisce, soprattutto, la distanza del potere politico italiano da Luzi.
La nomina ricevette consensi aperti, ma anche voci contrarie, come quella  di Giuseppe Genna  che pur nel rispetto del percorso e della persona del poeta, lo ritiene differente da altre figure italiane (Montale, Ungaretti, Zanzotto) e soprattutto europee (Eliot e Pound, in particolare):
"non è in discussione la bellezza dei testi di Luzi — spesso di un’eleganza lancinante, quasi “saggistica” (Mengaldo) — ma l’invenzione di un nuovo immaginario e/o di una nuova lingua."





NOTIZIE A GIUSEPPINA DOPO TANTI ANNI


Che speri, che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua dove nel sole le burrasche
hanno una voce altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?

Mi trovo qui a questa età che sai,
né giovane né vecchio, attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri e n'esci illesa.

Tutto l'altro che deve essere è ancora,
il fiume scorre, la campagna varia,
grandina, spiove, qualche cane latra,
esce la luna, niente si riscuote,
niente dal lungo sonno avventuroso.




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#1  22 Agosto 2010 - 21:01
Che bella...
lorybell62

#2  23 Agosto 2010 - 20:14
Cara Lorybell62, se non lo fosse stata, non l'avrei inserita.
Le poesie qui postate, possono coinvolgerti più o meno, ma sono tutte intense.
Grazie del passaggio.
Carla

NATACARLA 


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