domenica, 22 novembre 2009
OGNI MATTINA - MANOLIS ANAGHNOSTAKIS
Ancora un interrogarsi su dove finiscono i nostri sogni.
Una bella risposta di Manolis che sembra volerli far coincidere con le nostre solitudini, come se i sogni proprio perché sogni, cioè desideri, ci trasportassero in un luogo inaccessibile ad ogni altra persona.
Come se ogni nostro desiderio vivesse una vita a sé, diversa dallo stesso desiderio di un'altra persona, sia pure vicino a noi.
D'altronde, ogni persona è unica ed inaccessibile. Per quanto ci sforziamo di aprirci agli altri, abbiamo delle zone di ombra e non tutte le persone sono disponibili ad ascoltare anche quelle parole - attutite - che arrivano da quella parte di noi.
Manolis Anaghnostakis era nato a Salonicco nel 1925. Dopo avere studiato medicina, si specializzò in radiologia a Vienna. Dopo la guerra civile, fu incarcerato dal 1948 al 1951 a causa della sua militanza comunista. Nel 1949 fu anche condannato a morte dal tribunale militare per il ruolo politico svolto nel movimento studentesco dell’Università di Salonicco, ma la pena fu poi sospesa.
Ha pubblicato numerose raccolte tra il 1945 ed il 1983.
Ha collaborato con numerose riviste culturali. Di una di queste, “Critica”, fu anche editore e direttore.
Anaghnostakis è giustamente considerato uno dei più eminenti tra i poeti emergenti in Grecia dopo la II guerra mondiale, dopo la generazione famosa di Seferis, di Elytis e di Ritsos.
E' stato anche scrittore di prosa e saggista ed ha vinto numerosi premi per la sua poesia,tradotta in varie lingue europee.
Il poeta è morto il 23 giugno 2005, già da tempo sofferente per problemi cardiaci e respiratori.
Dal web
OGNI MATTINA
Ogni mattina
Cancelliamo i sogni
Con cautela costruiamo i discorsi
Le nostre vesti sono un nido di ferro
Ogni mattina
Salutiamo gli amici di ieri
Le notti si dilatano come fisarmoniche
Suoni, rimpianti, baci perduti.
(Insignificanti
Enumerazioni
Nulla, solo parole per gli altri
Ma dove finisce la solitudine?)
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