domenica 20 novembre 2011

POESIA VERTICALE 1958 n° 13 - ROBERTO JUARROZ

giovedì, 17 marzo 2011
POESIA VERTICALE 1958 n° 13 - ROBERTO JUARROZ
 
Non ho trovato molte poesie tradotte di questo poeta, eppure ne ho intuite di molto belle.
Questa che propongo è una traduzione mia. Mi sento di proporvela per la semplicità dei versi, per i quali ho provato una corrispondenza immediata, anche se non so fino a quanto questa empatia sia stata sufficente ad ottenere una buona traduzione.
Quindi, se la poesia non vi trasmette, la colpa è interamente mia.





Poeta Argentino, nacque il 5 ottobre 1925 a Coronel Dorrego e morì il 31 marzo 1995 a Buenos Aires. Si laureò  in Scienze della Comunicazione alla Facoltà di Filosofia e lettere dell'Università di Buenos Aires, approfondendo i suoi studi alla Sorbona. Fu professore titolare della stessa università dove esercitò la docenza per trent'anni. Con l'arrivo del generale Peron andò in esilio.
Dal giugno 1984 fu membro dell'Academia Argentina de Letras. Ricevette vari premi, tra cui il "Jean Malrieu" di Marsiglia, e il premio della "Biennale Internazionale di Poesía", a Liegi, Belgio, nel settembre del 1992. La sua poesia è stata studiata molto,  tradotta in diverse lingue ed è riunita con un titolo generico di Poesia verticale. Varia solo il numero d'ordine, da raccolta a raccolta: Poesía vertical (1958); e poi Segunda (1963), Tercera (1965), Cuarta (1969), Quinta (1974), Sexta (1975), Séptima (1982), Octava (1984), Novena, décima (1986), Undécima (1988), Duodécima (1991), Décimotercera (1994), fino al postumo Décimocuarta poesía vertical. Fragmentos verticales (1997).
Neanche i poemi che compongono ogni raccolta hanno dei titoli propri.




https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgygHsIl6uAfVeHULZJQFm7ZctnsbdZnqRT0BMlIqhewYznzOwyBTh-dUVkuixYwmF3FjsReP5eoRgoRaDmA68GunZzbZva5EQia7vd7esQMN4qs1A4V-DUW7eITP5VDwzXWORtj0QP_5Q/s1600/libroantico.jpg


POESIA VERTICALE 1958 n° 13


Ci sono parole che non diciamo
e che mettiamo senza dirle nelle cose.

E queste le osservano,
e un giorno ci risponderanno con quelle
e ci salveranno il mondo,
come un amore segreto
le cui due estremità
hanno un solo ingresso.

Non ci sarà nessuna parola
di quelle non dette
che abbiamo messo
inavvertitamente nel nulla?


Trad. Carla Natali

13

Hay palabras que no decimos
y que ponemos sin decirlas en las cosas.

Y las cosas las guardan,
y un día nos contestan con ellas
y nos salvan el mundo,
como un amor secreto
en cuyos dos extremos
hay una sola entrada.

¿No habrá alguna palabra
de esas que no decimos
que hayamos colocado
sin querer en la nada?




Leggi i vecchi commenti



#1  17 Marzo 2011 - 18:28

bella poesia e molto bella anche la traduzione,Karla.
Anche se parlo molto, come ben sai, da qualche tempo non trovo più le parole, palabras ( in spagnolo sembrano farfalle pronte a volare via), per parlare con lei...
Buona serata.
Alessandro DeCampo



#2  18 Marzo 2011 - 00:02

Ci sono momenti in cui le parole ci sfuggono, sia perchè le abbiamo già dette tutte, sia perchè non ne possiamo dire alcuna.
Sono entrambi momenti difficili, ma passano.
Buona serata anche a te.
Carla
NATACARLA

#3  01 Maggio 2011 - 08:53

Grazie infinite per la traduzione. Per piacere sono una lettrice e traduttrice di Roberto Juarroz. Lo cito spesso. Rappresenta qualcosa del mio paese che resta segreto... Grazie per le note. Maria
utente anonimo

#4  01 Maggio 2011 - 09:44

Mia cara Maria, io non sono una traduttrice, questa è stato solo un desiderio intenso di leggerla nella mia lingua.Scrivimi alla mia mail. Sarei curiosa di conoscere le tue traduzioni, confrontarmi sui termini, farne altre o pubblicare le tue.
Ci conto...
NATACARLA

#5  25 Ottobre 2011 - 10:27

Bellissima la tua traduzione.  Ho visto per caso il tuo blog. Mi chiamo Giusy Porzio e sono davvero innamorata di Roberto Juarroz e della sua Poesia Vertical, che anch'io traduco dal castigliano. Sarebbe davevro bello confrontarsi. Ti invio la mia mail. Magari potermmo sentirci.
giuseppina_porzio@fastwebnet.it

Un saluto
Giusy.



#6                                                                                                                   26 Ottobre 2011 - 22:13
Sono contenta che abbia apprezzato la mia traduzione.
Ci sentiamo, sicuramente, presto.
Carla
NATACARLA

#7                                                                                                                     27 Ottobre 2011 - 21:02
Che meraviglia... L'ho portata con me :-) ina
utente anonimo

#8                                                                                                                         27 Ottobre 2011 - 21:59
Ciao, Ina. Lieta che ti sia meravigliata.
NATACARLA 


2 commenti:

  1. complimenti per aver scelto di tradurre un poeta così grande e così poco conosciuto in Italia, devo però dirle che c'è qualche imprecisione di traduzione, niente di irreparabile, ma, per esempio, "guardar" in spagnolo, in questo caso, sta per "conservare" "mettere da parte", e non letteralmente dal nostro italiano guardare, inteso come osservare.

    Detto questo, complimenti ancora e auguri di buona ricerca poetica. Un salutone,

    Antonio Bux

    RispondiElimina
  2. complimenti per aver scelto di tradurre un poeta così grande e così poco conosciuto in Italia, devo però dirle che c'è qualche imprecisione di traduzione, niente di irreparabile, ma, per esempio, "guardar" in spagnolo, in questo caso, sta per "conservare" "mettere da parte", e non letteralmente dal nostro italiano guardare, inteso come osservare.

    Detto questo, complimenti ancora e auguri di buona ricerca poetica. Un salutone,

    Antonio Bux

    RispondiElimina