mercoledì 16 novembre 2011

SE DOVESSI SCEGLIERE - MADELEINE DELBREL

sabato, 11 aprile 2009
SE DOVESSI SCEGLIERE - MADELEINE DELBREL


 




Nata nel 1904 a Mussidan (Francia) ed educata in ambiente scristianizzato, a quindici anni
Madeleine si dichiara atea e pessimista: "Il mondo è un assurdo. La vita un non-senso". Dopo gli studi di filosofia a Parigi, verso i vent'anni, conclude che nessuna sapienza umana è in grado di soddisfare i suoi tragici perché sul dolore, sulla malattia, sulla guerra, sulla vecchiaia, sulla morte.
Incontrò alcuni cristiani e con onestà mentale si interrogò sui loro comportamenti.
Si innamorò di uno di loro, Jean Meydieu e mentre tutti li credevano legati pubblicamente, lui la lasciò per entrare nell'ordine dei frati domenicani.
Distrutta da questa separazione che la fa ammalare, si converte, pensando di chiudersi nel convento delle Carmelitane. La ostacola la cecità del padre, tuttavia con l'aiuto del suo padre spirituale, decide che la sua strada sarà un’altra: il mondo diventerà il suo monastero. In un’epoca in cui l’unica scelta per Dio era all’interno di un’istituzione religiosa, la scelta di Madeleine appare coraggiosa e non facile da comprendere.
Nel 1933, assieme ad un gruppo di ragazze, parte per Ivry, sobborgo parigino operaio e marxista, con l’intento di vivere assieme mettendo tutto in comune, nella povertà, nella testimonianza del Vangelo, in mezzo ai poveri. All’epoca Ivry è la capitale del partito comunista francese, una città tappezzata da manifesti di propaganda sovietica, in cui ci saluta con il pugno alzato e dove i bambini del quartiere prendono a sassate i preti che incrociano. E’ una città divisa in due: da una parte un pugno di cattolici, soprattutto anziani e benestanti, e dall’altra una moltitudine di militanti comunisti, poveri e lontani dalla Chiesa.
Tra queste due parti l’ostilità è fortissima, in ambito cattolico si discute molto su quale dovesse essere il rapporto fra cristiani e marxisti. Madeleine risolve la questione in base ad un principio molto semplice: “Dio non ha mai detto : Amerai il prossimo tuo come te stesso eccetto i comunisti”. Lei e le sue compagne, spinte dal Vangelo, vanno in mezzo alla gente, parlano con tutti, rispettano, amano. Questo piccolo gruppo di donne si conquista ben presto i cuori di tanti comunisti.
La loro è una comunità di donne totalmente laiche, senza abito religioso o difese istituzionali, che fa della strada la sua terra di missione. La loro casa è un porto di mare, la loro porta è sempre aperta ad ogni incontro, ad ogni dialogo, ad ogni sostegno. La scelta di Madeleine è quella di vivere come tutti - ognuna di loro ha un proprio lavoro civile- ”gomito a gomito” con la gente del mondo ma è allo stesso tempo quella di tuffarsi in Dio con la stessa forza con cui ci si immerge nel mondo.
Madeleine Delbrêl muore nel 1964 sul suo tavolo di lavoro, lasciando una gran quantità di scritti, poesie e testi. Tali scritti stampati in migliaia di copie, hanno accompagnato la ricerca spirituale di intere generazioni. Il Cardinal Carlo Maria Martini l’ ha definita “una delle più grandi mistiche del XX secolo”. Compagne di Madeleine Delbrel sono ancora presenti a Parigi e Amiens. Un comitato di “Amici di Madeleine Delbrêl” raccoglie un gruppo di oltre 500 persone e, in Francia ed altrove, continua a diffondere la sua spiritualità. Il suo processo di beatificazione è attualmente in corso.
(ampiamente tratto dal  sito www.madeleine-delbrel.net/italien/index.php )










SE DOVESSI SCEGLIERE



Se dovessi scegliere 
una reliquia della tua Passione, 
prenderei proprio quel catino 
colmo d'acqua sporca. 
Girerei il mondo con quel recipiente 
e ad ogni piede 
cingermi dell'asciugatoio 
e curvarmi giù in basso, 
non alzando mai la testa oltre il polpaccio 
per non distinguere 
i nemici dagli amici, 
e lavare i piedi del vagabondo, 
dell'ateo, del drogato, 
del carcerato, dell'omicida, 
di chi non mi saluta più, 
di quel compagno per cui non prego mai, 
in silenzio 
finché tutti abbiano capito nel mio 
il tuo amore.

 


3 commenti:

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    1. Caro Fabec, mi dispiace di vedere eliminato il tuo commento perché era appropriato e per niente inopportuno.
      Sei e sarai sempre il benvenuto qui.
      Carla

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