domenica 18 dicembre 2011

TRA DI NOI - ALEJANDRA ZIEBRECHT

Da qualche tempo, quando inserisco delle poesia di autori stranieri, mi sono profissa di trovare la poesia nella lingua originale. Questo perchè a volte ho trovato delle versioni della stessa poesia ridotte arbitrariamente da non sapere più quale sia quella giusta. Così sono capitata nel sito 

 Fundación Cultural Latinoamericana

e non ho resistito a leggere le poesie che erano inserite in quel sito. Tra le tante, mi ha colpito molto questa di Alejandra; aveva un tono pacato, un uso sciolto della metafora ed era anche di facile intuizione quindi con pochi dubbi di interpretazione. Cosa desiderare di più? La sua autorizzazione, naturalmente, che ho recentemente ottenuto. Quindi ecco  la mia traduzione della sua poesia; dovrebbe essere la  seconda tradotta in italiano. Se conoscete lo spagnolo, potete trovare molte sue poesie in rete lanciando una ricerca con il suo nome; io vi segnalo il suo blog che è http://alejandraziebrecht.blogspot.com/.


 



Alejandra Ziebrecht è poeta, docente di letteratura e promotrice culturale. Nata a Concepción, Chile, nel 1959. Fondatrice di círcoli letterari nelle città di Talcahuano e Concepción; redattrice della rivista  "Casa de la Juventud". Nel 1999 fondò il Centro Culturale  “Miguel Hernández” e nel 2000 la "Casa del Escritor de Chile".
Ha ricevuto vari premi, come il  Premio Municipal de Arte y Cultura di Talcahuano, il Premio Migliore Opera Edita del Consejo Nacional del Libro, Género Poesía (2001). Le sue poesie appaiono in varie antologie e riviste.
Numerosi i libri:
EL SUEÑO, Mosquito Comunicaciones 2009.
El Juego del condenado. Santiago: Lom, 2002. 
Nochedumbre. Santiago: Lom, 2000. 
Diario de Infancia. Argentina: Argos, 1999.  
A través del Espejo. Concepción: Etcètera,1999. 
Enrompecaída. Concepción: Letra Nueva,1996. 
Dos Poetas. Concepción: Letra Nueva, 1994.






TRA DI NOI


Chi ha detto che non valeva la pena
prolungare i giorni bui dell'autunno
le orme sulle foglie
e versi come grandine
Il pane umido
la tua bocca impetuosa
i tuoi denti carnivori
Il mondo
cade ai tuoi piedi.

Chi ha detto che non valeva la pena
morire
dopo aver visto l'autunno
impadronirsi delle case
e sistemarsi sotto i letti
Le mie colline piangono lacrime di fango
ci appartiamo per poter
scampare a questo autunno
così incupito
Solo la follia della mia mano
sul tuo ventre
è una breve estate
una pioggerella tra due bufere.



Entre nos

Quién dijo que no valía la pena
prolongar el otoño de días oscuros
las pisadas sobre las hojas
y los versos como granizos
El pan húmedo
tu boca tempestad
tus dientes carnívoros
El mundo
cae en tu rodilla

Quién dijo que no valía la pena
morir
luego de ver al otoño
apoderarse de las casas
Instalarse debajo de los catres
Mis cerros lloran lágrimas de barro
Nos apareamos por necesidad
de esquivar este otoño
tan ennegrecido
Sólo la locura de mi mano
en tu vientre
es un verano breve
una llovizna entre dos tempestades.


4 commenti:

  1. Carla, finalmente un altra poesia! Da molto non scrivevi, pensavo avessi una crisi da "blogger".
    anzi da Splinder!?

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  2. Ciao Ales. In effetti nonostante tutto, un pò spaesata mi sono sentita. Poi mi sono ritemprata con Giustino per affrontare questa insperata traduzione. Nel frattempo ho letto e raccolto poesie: vedrai!

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  3. Buon Natale, Carla, anche a tutti i tuoi lettori!!!

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  4. Grazie caro Alessandro: contraccambio.

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