Diciamola tutta: se Pablo avesse scritto una poesia che iniziava con
"La notte è stellata e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza..." non avrebbe ottenuto lo stesso risultato di quello di questa poesia. Perchè? Perchè suonano falsi, prima di tutto, e vuoti. Esercizi di scrittura poetica. Eppure messi tra altri di malinconico languore, sono usati da Pablo per far risaltare entrambi, per creare un contrasto sia per tema specifico della poesia, in sé piuttosto banale, per l'autore Neruda, ma anche, a mio parere, e in un senso più ampio, sulla costruzione della poesia.
"Potrebbe" scrivere quei versi, scegliere una strada lastricata di marmo lucido, di bei versi descrittivi, quelli del fuori; invece decide di esplorare un altro sentiero, che sfrutta il "non l'ho", "l'ho perduta", in modo ripetitivo-ossessivo. La poesia dunque è pervasa da un senso di smarrimento; smarrimento tra i ricordi, tra il pensiero di non amarla più, d'averla amata una volta, forse amarla ancora e la volontà di volersi allontanare da questo smarrimento, con un'ultima poesia.
In effetti la scrittura di una poesia, se vera ed esaustiva, riesce ad allontanarci dal caos che l'ha generata. Ma questa è un'altra storia...
POSSO SCRIVERE I VERSI PIU' TRISTI QUESTA NOTTE
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Scrivere, ad esempio: La notte è stellata,
e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza.
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Io l'amai, e a volte anche lei mi amò.
Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
La baciai tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi amò, a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Pensare che non l'ho. Sentire che l'ho perduta.
Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
E il verso cade sull'anima come sull'erba in rugiada.
Che importa che il mio amore non potesse conservarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
È tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
La mia anima non si rassegna ad averla perduta.
Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
Noi quelli di allora, più non siamo gli stessi.
Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.
La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.
D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei suoi baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo.
È così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.
Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
la mia anima non si rassegna ad averla perduta.
Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.
Scrivere, ad esempio: La notte è stellata,
e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza.
Il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Io l'amai, e a volte anche lei mi amò.
Nelle notti come questa la tenni tra le mie braccia.
La baciai tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi amò, a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi questa notte.
Pensare che non l'ho. Sentire che l'ho perduta.
Udire la notte immensa, più immensa senza lei.
E il verso cade sull'anima come sull'erba in rugiada.
Che importa che il mio amore non potesse conservarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
È tutto. In lontananza qualcuno canta. In lontananza.
La mia anima non si rassegna ad averla perduta.
Come per avvicinarla il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che fa biancheggiare gli stessi alberi.
Noi quelli di allora, più non siamo gli stessi.
Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai.
La mia voce cercava il vento per toccare il suo udito.
D'altro. Sarà d'altro. Come prima dei suoi baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Più non l'amo, è certo, ma forse l'amo.
È così breve l'amore, ed è sì lungo l'oblio.
Perché in notti come questa la tenni tra le mie braccia,
la mia anima non si rassegna ad averla perduta.
Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa
e questi siano gli ultimi versi che io le scrivo.
PUEDO ESCRIBIR LOS VERSOS MAS TRISTES ESTA NOCHE
Puedo escribir los versos mas tristes esta noche.
Escribir, por ejemplo: "La noche esta estrellada,
y tiritan, azules, los astros, a lo lejos".
El viento de la noche gira en el cielo y canta.
Puedo escribir los versos mas tristes esta noche.
Yo la quise, ya veces ella tambien me quiso.
En las noches como esta la tuve entre mis brazos.
La bese tantas veces bajo el cielo infinito.
Ella me quiso, a veces yo tambien la queria.
Cοmo no haber amado sus grandes ojos fijos.
Puedo escribir los versos mas tristes esta noche.
Pensar que no la tengo. Pensar que no La Tengo.
Oir la noche inmensa, mas inmensa sin ella.
Y el verso cae al alma como al pasto el rocio.
Que importa que mi amor no pudiera guardarla.
La noche esta estrellada y ella no esta conmigo.
Eso es todo. Eso es todo. A lo lejos alguien canta.
Mi alma no se contenta con haberla perdido.
Como para acercarla mi mirada la busca.
Mi corazon la busca, y ella no esta conmigo.
La misma noche que hace blanquear los mismos arboles.
Nosotros, los de entonces, ya no somos los mismos.
Ya no la quiero, es cierto, pero cuanto la quise.
Mi voz buscaba el viento para tocar su oido.
De otro. Sera de otro. Como antes de mis besos.
Su voz, su cuerpo claro. Sus ojos infinitos.
Ya no la quiero, es cierto, pero tal vez la quiero.
Es tan corto el amor, y es tan largo el olvido.
Porque en noches como esta la tuve entre mis brazos,
mi alma no se contenta con haberla perdido.
Aunque este sea el ultimo dolor que ella me causa,
y estos sean los ultimos versos que yo le escribo.
Nella sua "retorica" nerudiana è pur sempre una delle più belle poesie d' amore (finito, ovvio, o forse no, o non del tutto?).
RispondiEliminaIncontrata nella mia gioventù, mi è rimasta sempre nei ...precòrdî , pronta per essere usata ad ogni amore finito, magari nel tentativo, quasi sempre vano, di riconquistare la donna amata. Insomma, alle donne, almeno a quelle che mi hanno lasciato, de" los astros que tiritan a los lejos" non sembra importare poi molto...
Al
( per dimostrare di non essere un robot ora devo scrivere parole assurde come "obremi" e " weedda, mi riferisco alla procedura anti-spam):
e poi chi lo ha detto che ad un robot non piacerebbe " Puedo escribir los versos esta noche"?
Sono versi solitari questi Al. Solitari nel senso che non sono stati scritti per DIRE ad una donna, ma per propria consolazione.
RispondiEliminaQuasi una litania per ricordarla, con quel verso ripetuto per cercare, alla fine, di dimenticarla.
Certo è che la sua promessa, Pablo la mantiene. Intendo quella che dà il titolo alla poesia: la sua tristezza è penetrante. Non credo volesse riconquistare quella donna: quando un amore è finito, è finito e il tempo, la gestazione di una poesia non lascia spazio all'illusione che non sia ancora finita né alla speranza perché ormai persa, altrimenti la poesia stessa non avrebbe avuto più motivo di essere scritta. Le poesie nascono e muoiono nello spazio di una emozione. Chissà quanti cambiamenti, quante riconciliazioni ci hanno privato di versi come questi.
Credo che tu abbia ragione: anche a un robot piacerebbe questa poesia.
Le parole che si devono inserire per un commento sono francamente assurde e penso che scoraggino molti dall'inserire commenti. Un peccato, perchè le idee degli altri sono un bene da condividere.
Grazie Al per lo spunto di riflessione.