domenica, 15 febbraio 2009
Una poesia nuova nuova di Saverio.
Mi ha fatto il regalo di farmela postare nel mio blog quasi prima che lui la inserisse nei siti di poesie in cui è presente.
A me è piaciuta alla prima lettura, ed alla seconda, ancora di più.
Che dire di quelle
"antiche pietre
mai abbastanza levigate
dal ricordo del tuo cammino."
Delizioso passaggio, vero?
CALENDARIO PERPETUO
Da ogni calendario ho cancellato il tuo nome
con rabbia fumante alle mani
e qualcosa di caldo e tradito
che mi cola alle spalle
Così questo è ciò che rimane a chi
come me
giace sfinito sul selciato di antiche pietre
mai abbastanza levigate
dal ricordo del tuo cammino.
E rivolto alla notte
foglio su foglio,
parola per parola,
scrive sempre quel nome che domani
sarà nuovamente cancellato.
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