martedì, 08 giugno 2010
E' BASTATO POCHISSIMO - MAURO GERMANI
Un ritorno, dopo molto tempo, quello di Mauro, con una poesia amara.
Come dicevo nel post della sua prima poesia, il suo modo di scrivere è intenso, a metà strada tra riflessione, conversazione e risoluzione, con sua consueta musicalità.
Le parole di questa, sono parole sparate, lanciate come sassi nel lago, con l'intento di non volerle più neppure pensare, di allontanarle da sè.
Se facessimo un paragone con i colori, sapete come in quel gioco in cui ti chiedono "se fossi un fiore, che fiore saresti?" (oppure un frutto, una canzone), direi che queste poesie sono scritte in grigio fumo.
Se lo facessimo con la voce, sarebbe una voce greve, matura e sconfitta.
Come dicevo nel post della sua prima poesia, il suo modo di scrivere è intenso, a metà strada tra riflessione, conversazione e risoluzione, con sua consueta musicalità.
Le parole di questa, sono parole sparate, lanciate come sassi nel lago, con l'intento di non volerle più neppure pensare, di allontanarle da sè.
Se facessimo un paragone con i colori, sapete come in quel gioco in cui ti chiedono "se fossi un fiore, che fiore saresti?" (oppure un frutto, una canzone), direi che queste poesie sono scritte in grigio fumo.
Se lo facessimo con la voce, sarebbe una voce greve, matura e sconfitta.
E' BASTATO POCHISSIMO
E' bastato pochissimo, una sera obbediente, un'attesa.
Io ero un diario mai scritto, una voce persa, il gelo solitario e spaventato.
C'ero e non c'ero dentro la scommessa del tempo, fra i lampioni rubati e la via, i baci derelitti, gli appuntamenti del buio.
C'ero e non c'ero a metà dell'inverno, come un soldato senza divisa, un ragazzo appena sconfitto.
C'ero e non c'ero nella mia vita.
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#1 09 Giugno 2010 - 10:48
Grazie, Carla, per la tua attenzione e per le tue parole.
Mauro
maurogermani |