lunedì, 28 dicembre 2009
IL GOLFO - KATHERINE MANSFIELD
Indifferenza ed incomprensioni.
Risposte che crediamo di ricevere a domande mai formulate.
Katherine offre due soluzioni, il pianto - che cattura indubbiamente l'attenzione dell'altro, ma ci rende esposti e vulnerabili, poco compatibile col nostro non dire - e la risata.
Folle, immagino, perchè anche questa per attirare l'attenzione, dev'essere fuori del comune.
Poesia asciutta e pressochè perfetta, dal momento che qualora l'autrice volesse formularla con parole diverse ma col suo stesso stile di scrittura, riuscirebbe solo a travolgerne il senso.
Risposte che crediamo di ricevere a domande mai formulate.
Katherine offre due soluzioni, il pianto - che cattura indubbiamente l'attenzione dell'altro, ma ci rende esposti e vulnerabili, poco compatibile col nostro non dire - e la risata.
Folle, immagino, perchè anche questa per attirare l'attenzione, dev'essere fuori del comune.
Poesia asciutta e pressochè perfetta, dal momento che qualora l'autrice volesse formularla con parole diverse ma col suo stesso stile di scrittura, riuscirebbe solo a travolgerne il senso.
IL GOLFO
Un golfo di silenzio ormai ci separa:
Io su una sponda e tu all'opposta vivi,
Non ti vedo né ti odo, a stento so che ci sei.
Col tuo nome antico ti chiamo ognora
E l'eco di me pretendo sia la tua voce.
A varcarlo c'è forse modo? Mai con la parola
O il senso. Così di pianto lo potremmo colmare.
Ma ora voglio frantumarlo con un'altra risata.
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