domenica, 06 settembre 2009
INTERNO - GIANNI GRILLO
Di questa poesia mi piace in particolare la chiusa, che potrebbe esserne anche l'incipit. La sensazione di estranietà al luogo, non solo fisico, è molto forte, ed è resa soprattutto dall'inserimento del personaggio gatto, che sembra essere invidiato dal poeta per il suo appartenere a quell'interno.
Si, veramente una poesia ben costruita.
INTERNO
Da dietro il vetro
furtivamente ti spio.
Scorgo il camino acceso
La fiamma arde scoppiettando
che quasi mi sembra
di udirne il crepitio.
Sulla panca a sinistra
giace, abbandonato
dalle piccole mani,
un giocattolo di plastica.
Il gatto se la gode sulla sedia
facendo le fusa.
Tutto tace.
A destra
la porta è chiusa.
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#1 07 Settembre 2009 - 08:13
Ora che ho letto la presentazione, posso dirti che sei riuscita a fotografare perfettamente le intenzioni dell'autore. La presenza del gatto che ravviva una natura apparentemente morta rappresenta il desiderio inconscio di impossessarsi di un'intimità che non gli appartiene.
Il caminetto acceso raffigura la fiamma che arde nel cuore di colei che abita quella casa ,frutto dell'illusorio desiderio di chi scrive.
Il caminetto acceso raffigura la fiamma che arde nel cuore di colei che abita quella casa ,frutto dell'illusorio desiderio di chi scrive.
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