sabato 19 novembre 2011

MANGIARE POESIA - MARK STRAND

martedì, 15 giugno 2010
MANGIARE POESIA - MARK STRAND
 
Ancora una versione di come il poeta vive la poesia.
Stavolta tocca a Mark raccontarsi in maniera forse un pò fantasiosa.
Ma non divoriamo i libri degli autori che amiamo, in fondo? Non lo facciamo tutti?
La figura della bibliotecaria credo, rappresenti chi non comprende, oppure  chi legge soltanto . E leggendo  sfoglia pagine e pagine di libri, soffermandosi di tanto in tanto a sospirare o riprendere  fiato dalla troppa emozione.
Chi scrive, invece si nutre delle poesie degli altri. Ne assorbe  i temi, ammira le metafore e aspira le atmosfere che l'autore crea, per farne, assieme a quello che ha dentro, una propria sintesi.
E scrivere.


http://iminotauri.files.wordpress.com/2009/06/libri.jpg


MANGIARE POESIA

Cola inchiostro dagli angoli della mia bocca.
Non c'è felicità pari alla mia.
Ho mangiato poesia.

La bibliotecaria non crede ai suoi occhi.
Ha gli occhi tristi
e cammina con le mani chiuse nel vestito.

Le poesie sono scomparse.
La luce è fioca.
I cani sono sulle scale dello scantinato, stanno salendo.

Gli occhi ruotano le orbite,
le zampe chiare bruciano come stoppia.
La povera bibliotecaria comincia a battere i piedi e a piangere.

Non capisce.
Quando mi inginocchio e le lecco la mano,
urla.

Sono un uomo nuovo.
Le ringhio, abbaio.
Scodinzolo di gioia nel buio libresco.


Trad. Natalia Castaldi


Eating Poetry

Ink runs from the corners of my mouth.
There is no happiness like mine.
I have been eating poetry.

The librarian does not believe what she sees.
Her eyes are sad
and she walks with her hands in her dress.

The poems are gone.
The light is dim.
The dogs are on the basement stairs and coming up.

Their eyeballs roll,
their blond legs burn like brush.
The poor librarian begins to stamp her feet and weep.

She does not understand.
When I get on my knees and lick her hand,
she screams.

I am a new man.
I snarl at her and bark.
I romp with joy in the bookish dark.


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