domenica 20 novembre 2011

MEMORIA DELLE COSE - JOSE' RAMON TRUJILLO

sabato, 14 agosto 2010
MEMORIA DELLE COSE - JOSE' RAMON TRUJILLO
 
Mi scuso per la scarsità di informazioni sull'autore, ma a volte reperirne non è semplice.
Ovviamente sarò lieta di integrarle qualora me ne venisse fornito del materiale.
La poesia di Ramon mi affascina per il suo contenuto e l'idea - originale - di attribuire alla Storia (ne avete notato la maiuscola nel testo?) le sembianza di un angelo.
I nostri amici greci del lontano passato, attribuivano agli Dei ogni e qualsiasi manifestazione della natura, delle arti ed in generale di ogni manifestazione emozionale, come se ogni cosa dovessere essere studiata, valutata ed etichettata dai Maestri pensatori dell'epoca i quali, beati loro, erano tutti agiati oppure protetti (mantenuti) da qualche personaggio in vista del loro tempo, che rimaneva affascinato dalle loro argomentazioni, dalle loro visioni del mondo.
In un periodo in cui non esistevano ancora carta e stampa (figuriamoci le forme moderne di comunicazione), le disquisizioni di questi filosofi-pensatori durante cene e pranzi,  allietavano la loro vita, la rendevano gradevole e contribuivano alla circolazione delle idee, ad allargare gli orizzonti degli ascoltatori.
In termini cosmici, nella casualità degli eventi e semplificando molto, noi, in fondo, siamo il frutto di quei pranzi e quelle cene.





Poeta spagnolo,  laureato Dottore in Filologia Spagnola è traduttore e  professore universitario.
Specialista in letteratura comparata e comunicazione, ha realizzato numerose edizioni tra le quali si distingue La ricerca del Santo Graal, del 1515



http://grunciter.files.wordpress.com/2009/04/perugia02.jpg

Orvieto: Statua di angelo nel Duomo.
Foto tratta dal sito Whishlist e gentilmente messa a disposizione.

MEMORIA DELLE COSE


L’angelo della Storia è solo un angelo.
La sua testa è rivolta al passato.
Con occhi stravolti contempla
la rovina del tempo che accumula,
al suo passaggio, un tempio di macerie
eretto contro il cielo. I suoi denti
digrignati stridono, le sue ali sono un subbuglio
di piume: il vento del dovere
lo trascina inesorabile verso il domani.
Vorrebbe fermarsi, cominciare
di nuovo, rettificare gli errori.
Vorrebbe disseppellire i morti.
Il suo anelito è impossibile perché
l’angelo della Storia è solo un angelo
che cammina di spalle al futuro
con occhi traboccanti di lacrime.



Nessun commento:

Posta un commento