domenica 20 novembre 2011

NAVE DI NOI - JUAN VICENTE PIQUERAS

martedì, 21 settembre 2010
NAVE DI NOI - JUAN VICENTE PIQUERAS
 
Juan è uno dei tre amici autori di cui aspetto, con impazienza, l'uscita del prossimo libro e che so essere prossimi alla stampa.
In attesa di vederlo nella vetrina della libreria, magari quella virtuale, inserisco una sua poesia tratta dal suo libro PALME, (Edizioni Empiria, Roma) che sono riuscita a trovare, direttamente alla fonte, questa estate, e rimanendone piacevolmente colpita, tanto da essere veramente in imbarazzo su quale delle tante utilizzare per un post.
La scelta è caduta su Nave di noi per il tema della nave, del viaggio, del mare e di tutto il suo contenuto - isole comprese -  ricorre spesso nelle poesie di Juan, per la musicalità dei versi in generale e per uno di questi in particolare:
"....
Non c'è più mai.
Non c'è più no.
....."


Mi ricorda questo suo "no" l'altra sua poesia "Confessione del Fuggitivo".
Anche lì c'era in un verso
"Sono ciò che no..."
Dunque NO come negazione assoluta di quello che si è (o meglio si era), come noncuranza di sé:
"Mi manca....
qualcuno che mi ami
come non so amarmi io."


Ma stavolta messaggio, situazione e sentimento sono positivi;  si avverte serenità, anzichè quella inquietudine che caratterizza altre sue poesie,  non meno importanti, non meno appaganti: solo diverse.



nell'illustrazione la nave Endeavour


NAVE DI NOI


Non c'è più prima.
Non c'è più ma.
Non c'è più quando.
Ci sei soltanto tu.

Tu, quella che doveva arrivare.
Quella che mi aspettava mentre io la cercavo.
Quella che io aspettavo mentre tu mi cercavi.

Non c'è più nulla.
Non c'è più mai.
Non c'è più no.

Tutto è un sì ormai.

L'amore è il mare.
Ci culla nel suo cuore.
Ci porta chissà dove
nella nave di noi.

E noi non ha paura delle nostre paure.



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