venerdì 18 novembre 2011

OMBRE - MASSIMO MILANI

martedì, 24 novembre 2009



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OMBRE

Era da tanto tempo
che i miei occhi
non vedevano oltre
il vecchio scrittoio,
era da tanto tempo
che non sentivo
forte e intenso
il vibrare dei ricordi,
è così che si alimenta
quel senso di nostalgia
che diventa abbraccio
e non và più via.





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#1  24 Novembre 2009 - 07:48
Buongiorno Cara Carla, che bella e piacevole sorpresa, grazie per aver scelto questi versi intrisi di dolce nostalgia.  Qualcuno li ha definiti "banalissimi" ... e forse lo sono, ma nella loro semplicità esprimono la forza dei sentimenti, quelli che affondano le radici tra le zolle del cuore.  Grazie.  Massimo Milani



  #2  25 Novembre 2009 - 07:44

Caro Max, molte delle poesie qui dentro sono scritte con versi molto semplici, tanto che a volte vien fatto di pensare "Ma guarda...è vero!".
Diciamo che io ne ho fatto un criterio di scelta, anche, ma guarda bene CHI ti ha definito banale, a come scrive, a cosa dice.
Buttar lì giudizi è fin troppo facile.
Leggi questa, le tue parole me la hanno ricordata.

Quanto più leva le sue fronde il rovere
su neIl'azzurro, le radici affondano
nel buio della terra: sì che mai
bufere d'acqua o vento lo divelgano.
Immobile rimane; e sopravvive,
al di là degli anni e d'infinite
generazioni d'uomini, nel tempo.
I suoi robusti rami si protendono,
in lungo e in largo, come braccia aperte.
E il tronco, in mezzo, seguita a sorreggere
un'alta e immensa cupola di tenebre.

Ti pare complicata? No, vero? L'autore non è ricorso a metafore nè a voli pindarici con le parole, eppure è arrivato esattamente ad esprimere quello che voleva e forse la comparazione con sè o con altra persona è implicita .
Se non la conosci, ti dirò a parte chi l'ha scritta.
Ti riconfermo il mio apprezzamento alla tua. Non l'avrei inserita, altrimenti, non qui, dove mi piace passeggiare e bere parole. Carla
NATACARLA





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