giovedì 17 novembre 2011

POCO A POCO - ALEJANDRO JODOROWSKY

giovedì, 15 ottobre 2009
POCO A POCO - ALEJANDRO JODOROWSKY

A me è venuta voglia di conoscere i firmatari del Manifesto della Rivoluzione Poetica.
Iniziando da Jodorowsky, che ho scoperto essere un autore notevole.



http://lapoesiaelospirito.files.wordpress.com/2008/12/jodorowski1.jpg



Alejandro Jodorowsky  è nato il 7 febbraio 1929 a Tocopilla (Cile).
E' un regista, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore che lavora per teatro, cinema e fumetto.
Figlio di immigrati ebreo-ucraini, si trasferì nel 1953 a Parigi, dove fondò con Fernando Arrabal e Roland Topor il movimento di teatro Panico (volume edito in Italia già nel 1978 da Pellicanolibri). Jodorowsky è stato per diverso tempo allievo ed assistente di Marcel Marceau, fino ad arrivare ad esserne il più stretto collaboratore. Per Marceau scrisse Il fabbricante di maschere, La Gabbia, Il divoratore di cuori, La sciabola del samurai e Bip venditore di ceramica. Oltre che direttore di teatro, è autore di pantomime e pièce teatrali, di romanzi e fumetti.





POCO A POCO



Poco a poco stai entrando nella mia assenza
goccia a goccia riempiendo la mia coppa vuota
là dove sono ombra non smetti di apparire
perchè soltanto in te le cose si fanno reali
allontani l’assurdo e mi dai un senso
ciò che ricordo di me è quello che sei
giungo alle tue sponde come un mare invisibile

Alejandro Jodorowsky – “Solo De Amor – poesie”



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#1  22 Ottobre 2009 - 23:17

è bellissima:)       grazie per averla postata

frammentidiblu

#2  23 Ottobre 2009 - 06:23
Già, quando l'ho letta, "a poco a poco", "goccia a goccia", parola dopo parola, mi è entrata dentro ed alla fine ne sono rimasta soddisfatta, come poche altre poesie mi hanno fatto.
Grazie Frammenti di Blu.
NATACARLA

#3  18 Agosto 2010 - 14:39
senza parola, davvero superba..
utente anonimo

#4  18 Agosto 2010 - 17:53
Vero, anonimo e mi piacerebbe che l'autore sapesse della nostra approvazione, del nostro appagamento alla lettura.
Io ce l'ho messa tutta!
Ma è improbabile che perda tempo a cercare le sue poesie sparse per tutto il web.
Viene in Italia, credo spesso. Chissà quanto è buono il suo italiano.
Carla

NATACARLA

#5  06 Maggio 2011 - 09:27
Jodorowski ha la superba capacità di rendere raggiungibili traguardi inarrivabili. La sua prosa è poesia, la sua poesia sintesi dell'essere.


Di silenzio in silenzio cadendo
all'intorno di tanta assenza
precipito verso i tuoi baci
sperando d'arrivare al centro infinito
Ma il dubbio appanna la mia certezza
Verità è che non sei mai stata
e ti rimpiango nel futuro

(Alejandro Jodorowski)


Reminiscenze avanzano, la mente
attrae ma non afferra i confini,
didascalie a colori e tratti fini,
ricordi cari al cuore ch’ancor sente.

Cammini sconosciuto tra la gente
che guarda altrove, pare che indovini
la trama che ci tiene ancor vicini,
gli sguardi, i moti, le andature lente.

Memorie mutano le aspettative,
il credo che s’annulla ed altro avanza,
potenza nelle eterne prospettive.

Eterna unione eterna la distanza,
le forme dan sembianze relative,
la dualità è solo una parvenza.
(En_trophe)
utente anonimo

#6  06 Maggio 2011 - 21:10
Che regalo magnifico questa poesia di Alejandro dimenticata qui da me, caro anonimo. Si viene presi da vertigini nella prima parte della poesia. Lo scopo dell'autore è felicemente raggiunto.
Ma devi raccontarmi dell'altra!
Non riesco ad associarla a nessuna nazionalità di autore, a nessuna voce.
E' forse tua?
Carla

NATACARLA

#7  10 Maggio 2011 - 17:30
in effetti...

En_trophe

#8  10 Maggio 2011 - 22:03
Dove scrivi?
Hai un sito tuo?
Carla

NATACARLA

#9  22 Luglio 2011 - 11:20
essere attraverso l'assenza dell'altro...è un dolore che conosco. Il mio mare non ha voce...
Poesia sublime! 
utente anonimo

#10  22 Luglio 2011 - 20:38
Dolore comune a molti, Anonimo.
Eppure qui Alejandro usa l'assenza per salutare la nascita di una nuova presenza che lo anima, lo rende presente e vivo.
Rinasce in  questa nuova dimensione (non parla di una donna, nè di un nuovo amore; potrebbe essere tutto ed il suo contrario) e questo suo risveglio, proprio perchè indefinito, lasciato alla nostra interpretazione - ed uso - risulta sublimato dai suoi versi.
Sarei stupita (ma anche colpita) se il poeta stesso mi dicesse che questa poesia ha avuto solo un breve travaglio.

NATACARLA


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