martedì 15 novembre 2011

SE PER UN ISTANTE - GABRIEL GARCIA MARQUEZ

giovedì, 22 gennaio 2009
 

Eh si! Sto volando in alto, ancora.


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Marquez......vediamo...scrittore vivente, originario di Aracataca, Colombia, dove nacque il 6 Marzo 1928.
Allevato dai nonni, inizierò gli studi di giurisprudenza all'università di Bogotà fino a che non sarà chiusa nell'anno successivo e lui inizia la carriera di giornalista, collaborando con diversi giornali, anche europei.
Nel 1955 segue dei corsi di regia in Italia, a Roma, trasferendosi successivamente a Parigi.
Il suo primo racconto (FOGLIE MORTE) viene pubblicato nel 1954, ma è con il romanzo CENT'ANNI DI SOLITUDINE, pubblicato nel 1967 che verrà conosciuto dal grande pubblico,
Premio Nobel nel 1982, dal 1976  vive a Città del Messico.




http://www.lupvalsesia.it/immagini/Img_6003.jpg



SE PER UN ISTANTE




Se per un istante Dio si dimenticherà che sono una marionetta di stoffa
e mi regalerà un pezzo di vita,
probabilmente non direi tutto quello che penso,
ma in definitiva penserei tutto quello che dico.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono,
ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più,
andrei, quando gli altri si fermano,
starei sveglio, quando gli altri dormono,
ascolterei, quando gli altri parlano
e come gusterei un buon gelato al cioccolato!!
Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente,
mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente il mio corpo
ma anche la mia anima.
Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e
aspetterei che si sciogliesse al sole.
Dipingerei con un sogno di Van Gogh sopra le stelle un poema di Benedetti e
una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle loro
spine e il carnoso bacio dei loro petali.
Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascerei passare un solo giorno
senza dire alla gente che amo, che la amo.
Convincerei tutti gli uomini e le donne che sono i miei favoriti e vivrei
innamorato dell'amore.
Agli uomini proverei quanto sbagliano, a pensare che smettono di innamorarsi
quando invecchiano, senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi.
A un bambino gli darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia
ma con la dimenticanza.
Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!
Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata.
Ho imparato che quando un neonato stringe con il suo piccolo pugno, per la
prima volta, il dito di suo padre, lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro dall'alto al
basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma realmente, non mi
serviranno a molto, perché quando mi metteranno dentro quella valigia,
infelicemente starò morendo. 





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#1  23 Gennaio 2009 - 19:04
 
Che bello, Carla! Marquez è uno dei miei scrittori preferiti! Il suo "Memoria delle mie puttane tristi",struggente e gioioso allo stesso tempo, è un meraviglioso inno all'Amore senza età. Se ancora non l'hai letto, ti consiglio vivamente di farlo. Ti emozionerà.
Utente: annarita59 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. annarita59
#2  29 Gennaio 2009 - 13:40
 
BELLISSIMA POESIA, PASSIONALE E SINCERA! MARQUEZ NON LO CONOSCEVO COME POETA, FINO AD ADESSO HO LETTO SOLO CENT'ANNI DI SOLITUDINE (BELLO), L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA (BELLO, MA CON IL FINALE CHE LASCIA UN PO' A DESIDERARE) E POCHI RACCONTI. GLI SCRITTORI SUDAMERICANI HANNO VERAMENTE UNA SENSIBILITA' PARTICOLARE E SE NON TENDONO A RIPETERSI (COME SECONDO ME DA UN PO' FA COHELO) SONO PIACEVOLISSIMI DA LEGGERE. CIAO. DIEGO

utente anonimo 


 

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