domenica, 08 marzo 2009
SI, AL DI LA' DELLA GENTE - PEDRO SALINAS
Ancora un autore a me sconosciuto. E' stata Habanera a porlo alla mia attenzione, postandone nel suo blog una poesia, da lei definita "la sua preferita". Siete mai stati a curiosare là? Male! Quando inserisco i Link, un motivo c'è e non è quello sel semplice scambio di favore.
Ma questo con Salinas non c'entra.
Dicevo, che valeva la pena di approfondire, visto che sempre da lei avevo trovato altre cinque-sei poesie, tutte bellissime.
Ed ho scoperto che il poeta in questione era spagnolo di origini, in quanto nato a Madrid nel 1891 ed oltre ad essere poeta, fu anche professore universitario (Sorbona, Siviglia, Cambridge, oltre ad università del Nuovo continente Massachussetts, Baltimora, Puerto Rico).
Ad ogni luogo in cui è vissuto è legata una poesia, un romanzo, un saggio, un libro, segno che ovunque fosse ne faceva il suo nido (come si può scrivere se non siamo a nostro agio, tra le nostre cose, i nostri affetti, magari con solo una matita portata dietro come reliquia).
Il suo modo di scrivere è vario, suggestivo e complesso, ma nello stesso tempo semplice e diretto.
Ma questo con Salinas non c'entra.
Dicevo, che valeva la pena di approfondire, visto che sempre da lei avevo trovato altre cinque-sei poesie, tutte bellissime.
Ed ho scoperto che il poeta in questione era spagnolo di origini, in quanto nato a Madrid nel 1891 ed oltre ad essere poeta, fu anche professore universitario (Sorbona, Siviglia, Cambridge, oltre ad università del Nuovo continente Massachussetts, Baltimora, Puerto Rico).
Ad ogni luogo in cui è vissuto è legata una poesia, un romanzo, un saggio, un libro, segno che ovunque fosse ne faceva il suo nido (come si può scrivere se non siamo a nostro agio, tra le nostre cose, i nostri affetti, magari con solo una matita portata dietro come reliquia).
Il suo modo di scrivere è vario, suggestivo e complesso, ma nello stesso tempo semplice e diretto.
Insomma, quello che vi si respira, almeno in quelle che ho letto, è riflessione, stupore di sentimento, di conoscenza dell'altra.
C'è un verso, forse più esplicativo delle mie goffe parole perchè non dettate da chissà quali studi, che non ho fatto, ma dalla sensazione istintiva di quello che provo leggendo.
E' tratta da “Il tuo modo di amare”
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
Sì, al di là della gente
Sì, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, più in là, più oltre.
Al di là di te ti cerco.
Non nel tuo specchio e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, più oltre.
Al di là, ancora, più oltre
di me ti cerco. Non sei
ciò che io sento di te.
Non sei
ciò che mi sta palpitando
con sangue mio nelle vene,
e non è me.
Al di là, più oltre ti cerco.
E per trovarti, cessare
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai di là da tutto,
sull'altra sponda di tutto
- per trovarti -
come fosse morire
Si, por detrás de las gentes
Si, por detrás de las gentes
te busco.
No en tu nombre, si lo dicen,
no en tu imagen, si la pintan.
Detrás, detrás, más allá.
Por detrás de ti te busco.
No en tu espejo, no en tu letra,
ni en tu alma.
Detrás, más allá.
Tambien detrás, mas atrás,
de mí te busco. No eres
lo que yo siento de ti.
No eres
lo que me está palpitando
con sangre mía en las venas,
sin ser yo.
Detrás, más allá te busco.
Por encontrarte, dejar
de vivir en ti, y en mi,
y en los otros.
Vivir ya detrás de todo,
al otro lado de todo
-por encontrarte-,
como si fuese morir.
Leggi i vecchi commenti
Forse hai ragione: chissà dov'è e cosa sta facendo. Non trovi che abbia subito un pò l'influenza di Salinas?
C'è un qualcosa che me lo ricorda, adesso che lo conosco, anche se la sua "Vigilia di restare" per me resta una perla di poesia.
Grazie del tuo passaggio, Antonella, sono sempre graditi i tuoi incoraggiamenti.
Carla
C'è un qualcosa che me lo ricorda, adesso che lo conosco, anche se la sua "Vigilia di restare" per me resta una perla di poesia.
Grazie del tuo passaggio, Antonella, sono sempre graditi i tuoi incoraggiamenti.
Carla
Adoro Salinas, e forse te ne sarai accorta da sola, che ritengo sia, assieme a Neruda, il cantore dell'anima, della passione, delle emozioni...
Li sento profondamente vicini...
Della poesia che citi io amo i versi finali, particolarmente malinconici:
"...E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Perché non debba mai scoprire
con domande o carezze
l'immensa solitudine
d'essere solo ad amarti."
Quanto amore...
Li sento profondamente vicini...
Della poesia che citi io amo i versi finali, particolarmente malinconici:
"...E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Perché non debba mai scoprire
con domande o carezze
l'immensa solitudine
d'essere solo ad amarti."
Quanto amore...
Già, lo penso anch'io.
E penso sia comune a tutti i poeti spagnoli ed argentini.
I nostri non mostrano questa "passione", la nascondono, la vestano con parole diverse, come se se ne vergognassero. Si percepisce, ma non è detta, non come la vorremmo sentire detta dal nostro uomo, chiara, vibrante e rivolta a noi: solo nostra insomma.
Ne inserirò altre di questo autore, le ho già salvate nel file "da postare".
Grazie per il tuo intervento.
Un abbraccio ed a presto..da te, magari. Carla
E penso sia comune a tutti i poeti spagnoli ed argentini.
I nostri non mostrano questa "passione", la nascondono, la vestano con parole diverse, come se se ne vergognassero. Si percepisce, ma non è detta, non come la vorremmo sentire detta dal nostro uomo, chiara, vibrante e rivolta a noi: solo nostra insomma.
Ne inserirò altre di questo autore, le ho già salvate nel file "da postare".
Grazie per il tuo intervento.
Un abbraccio ed a presto..da te, magari. Carla
leggo le poesie di salinas ed è come se ascoltassi me stesso , rivivendo nei suoi versi le emozioni della mia vita trascorsa. Utilizzare le sue rime per attraversare il tempo passato e ritrovo quella parte del mio cuore che non batteva più. Grazie Pedro
utente anonimo |
Spesso i poeti si fanno interpreti delle nostre emozioni. O per meglio dire: alcuni poeti hanno vissuto nella loro vita una emozione simile alla nostra e nel darcela, noi la leggiamo proprio confezionata sulla nostra storia, sulle nostre delusioni o sulle nostre gioie.
Sono contenta, anonimo, che tu abbia ritrovato in Pedro "quella parte del tuo cuore che non batteva più", perchè quando se ne perde l'ascolto, si inizia a morire.
Torna quando vuoi: qui trovi altri autori che possono procurarti lo stesso ascolto.
Carla
Sono contenta, anonimo, che tu abbia ritrovato in Pedro "quella parte del tuo cuore che non batteva più", perchè quando se ne perde l'ascolto, si inizia a morire.
Torna quando vuoi: qui trovi altri autori che possono procurarti lo stesso ascolto.
Carla
Hai proprio ragione, "Quando se ne perde l'ascolto,si inizia a morire". Leggere "ETERNA PRESENZA" e non poter più "dividere" con Lei le stesse sensazioni è l'unico rammarico. Grazie per il tuo pensiero.
utente anonimo |
Riflessione, stupore di sentimento, di conoscenza dell'altra.
Hai descritto perfettamente quello che penso anch'io quando leggo le sue poesie.
Sono andata a curiosare nel sito di JUAN VINCENTE PIQUERAS che hai segnalato ed ho scoperto che l'ultimo aggiornamento risale al 23/06/2007.
Logico che non ti abbia risposto, chissà dov'è ora e cosa sta facendo. Di sicuro non si occupa più di quel sito. Se vuoi postare qualcosa di suo fallo tranquillamente, riportando magari il link della pagina da cui hai tratto la sua poesia. Sei una persona estremamente corretta, cosa assai rara nella giungla del Web.
Ciao carissima e grazie per le cose gentili che dici del Nonblog.
Un abbraccio
H.